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Anpi e Arci fanno annullare concerto a Milano, Povia: “Partigiani minorati mentali”

Povia si scaglia contro le associazioni Anpi e Arci che avevano chiesto e ottenuto l’annullamento del concerto a Trezzano sul Naviglio previsto per il 23 settembre. L’artista era stato accusato di essere vicino agli ambienti neofascisti.
A cura di Stefania Rocco
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Attraverso un durissimo post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, Povia si scaglia contro le associazioni Anpi e Arci che avevano chiesto e ottenuto l’annullamento del suo concerto previsto a Trezzano sul Naviglio per il 23 settembre 2017. L’artista, reduce da uno show a Potenza, ha celebrato il successo di pubblico ottenuto, approfittandone per commentare le polemiche che hanno portato all’annullamento del concerto a Milano:

Che meraviglia ieri a Latronico (Pz) Sfogliate le foto. Grazie al grande comitato feste per aver capito che Povia è libero da tutto e nel giusto. Grazie per la fiducia. Grazie a Dio non sono intervenuti quei minorati mentali-web dei partigiani Mini-Mind dell'ANPI o ARCI (mi meraviglio che ancora gli diano voce). Il concerto è stato un successo! Chissà se qualcuno dirà che eravamo 10 mila FASSISTI !1! D'altronde il web è pieno di Mini-Mind.

Gabriele Nicodemo, presidente dell’Anpi di Potenza, ha stigmatizzato il tono utilizzato dall’artista:

Le frasi nel qualificare l'estensore, si commentano da sole e non occorre aggiungere altro. È mio dovere, di cittadino e di democratico, prima che statutario, non solo difendere la rispettabilità dell'Associazione che ho l'onore di rappresentare a livello provinciale, ma di ricordare quotidianamente i valori ed i principi fissati nella nostra Carta costituzionale che certamente non sono quelli espressi dal cantante: principi e valori che tutti, Povia compreso, siamo chiamati a rispettare.

La denuncia delle associazioni

Il post di Povia – negli anni protagonista di numerose provocazioni – fa riferimento a una vicenda che risale alla fine di agosto. L’Anpi, l’associazione dei partigiani, aveva chiesto alla parrocchia che avrebbe dovuto ospitare il concerto dell’artista a Trezzano sul Naviglio del 23 settembre, e al comune di annullare l’evento. La protesta è legata alla presunta vicinanza dell’artista a determinati ambienti. Povia, soprattutto negli ultimi mesi, è stato al centro di numerose polemiche legate alla sua presunta appartenenza politica. Due mesi fa si esibì durante un’iniziativa del movimento di estrema destra Lealtà e Azione. Non solo: a essere stigmatizzate sono state le posizioni prese in fatto di immigrazione. Risale a poche settimane fa, infatti, una foto postata dal cantante su Facebook che mostrava lo striscione “Basta immigrazione, prima gli italiani”.

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