45 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Anche Levante contro il senatore della Lega Pillon: “Vada in terapia, la aiuterà”

La cantante si mette in scia di Elodie e Fedez criticando il senatore della Lega Simon Pillon, che si sta opponendo con forza, così come il suo partito, per impedire la calendarizzazione in Senato della legge contro l’omotransfobia. La cantante consiglia una terpia per “comprendere l’importanza dell’altro, il diritto dell’altro a essere chi vuole (liberamente) e il dovere di uno Stato a tutelarne la libertà”
A cura di Andrea Parrella
45 CONDIVISIONI
Immagine

Anche Levante fa sentire la sua voce in merito alla mancata calendarizzazione dell'approdo della legge contro l'omotransfobia in Senato. L'artista si mette in scia di colleghe e colleghi che nei giorni scorsi si sono schierati in difesa del ddl Zan e che hanno contestato in modo duro la Lega di Matteo Salvini e il senatore Simone Pillon, tra i capifila dei contrari alla legge. Così ha scritto la cantante siciliana su Twitter, rivolgendosi direttamente al senatore della Lega: "non è mai tardi per iniziare un percorso di terapia che la aiuti a comprendere l’importanza dell’altro, il diritto dell’altro a essere chi vuole (liberamente) e il dovere di uno Stato a tutelarne la libertà".

Prima di Levante si erano mossi Elodie e Fedez, che senza mezzi termini avevano contestato l'ostruzionismo in senato della Lega, colpevole di non voler calendarizzare l'arrivo della legge contro l'omofobia al Senato. Il provvedimento era già approvato alla Camera il 4 novembre scorso, ma il partito guidato da Matteo Salvini sta facendo di tutto per impedire che arrivi fino a Palazzo Madama.

Le parole di Elodie

"Questa gente non dovrebbe essere in parlamento, questa gente è omotransfobica" aveva scritto Elodie in una serie di storie su Instagram, commentando proprio le affermazioni di alcuni esponenti della Lega e in particolare il Senatore Simone Pillon. Le parole dell'artista arrivavano a seguito di giorni in cui, oltre al tema politico, alcuni fatti di cronaca aggravavano la percezione del problema in particolare in relazione a un video di un'aggressione omofoba a danno di due ragazzi in stazione a Roma.

La reazione di Pillon

Parole che avevano suscitato una reazione del senatore Pillon a poche ore di distanza: "Anche per oggi niente Zan. Ne parleremo più avanti con la speranza che prevalga il buon senso.La commissione giustizia sta lavorando febbrilmente per approvare il decreto sul riordino dell'esame di avvocato. Decine di migliaia di giovani attendono di poter svolgere la prova per cominciare una attività professionale. Penso che queste dovrebbero essere le vere priorità. Le valutazioni sull'incardinamento di leggi ideologiche, inutili e divisive possono aspettare. Con buona pace di Elodie e di tutta la compagnia cantante".

Anche Fedez contro la Lega e Pillon

Nella partita era quindi intervenuto Fedez, che pubblicando una serie di storie includenti i video di Pillon, ha detto la sua in merito: "Oggi il senatore Pillon ci stupisce con una nuova, esilarante dichiarazione dicendo che il ddl Zan non è una priorità e io dico: ma scusi, Pillon, lei ha basato la sua intera carriera politica trattando solo ed esclusivamente questi temi. Lei è famoso per essere quello del Family Day e oggi si toglie dal dibattito così? Non è da lei, entriamo nel dibattito, ma non che mi dice che ci sono altre priorità, perché se vogliamo parlare di priorità parliamo di priorità: vogliamo parlare delle priorità di come sta gestendo la Lega il piano vaccinale Lombardia dove ci sono gli 80enni e i 90enni che non sono ancora vaccinati? Vogliamo parlare di come la Lega non è riuscita a costruire una terapia intensiva spendendo decine di milioni di euro durante l'emergenza? Oppure per lei era una priorità quando io e mia moglie abbiamo esortato nel nostro piccolo a indossare le mascherine mentre il vostro leader andava in giro a fare assembramenti, a togliersi la mascherina per fare i selfie e nel dire: Fedez è un personaggio blasfemo che uccide la nostra civiltà e non può fare appelli di questo tipo. Cioè, il mio Gesù Cristo tatuato sulla pancia è una priorità per lei in un momento così delicato per il Paese? Perché a questo punto non so che priorità abbia lei".

45 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views