Amy Winehouse: biografia, video e storia di una voce soffocata dal mal di vivere
Il mondo della musica ha assistito ad un'infinità di casi simili a quello capitato alla cantante britannica, quando genio e sregolatezza cozzano in un mix letale, capace di produrre canzoni indimenticabili ma, sul contraltare, troviamo spesso la storia dal tragico finale. Amy Winehouse è morta a soli 27 anni, trovata esanime nella sua abitazione a Londra, probabilmente a causa di un overdose risultatagli fatale: per molti una tragedia annunciata, per altri una giusta punizione per le sue abitudini poco ortodosse, per tutti un'addio ad una delle figure femminili più carismatiche e discusse degli ultimi anni, prima per motivi prettamente musicali, successivamente per il triste epilogo che ha coinvolto Amy, forse troppo sola, forse troppo debole per confrontarsi faccia a faccia con la sua realtà, che gli ha dato tutto ciò che vorrebbe un'aspirante popstar, ma che, probabilmente, non gli ha dato ciò che realmente voleva lei.
Primi passi
Nata il 14 settembre del 1983 nel borgo di Enfield, quartiere della periferia nord di Londra, la giovane Amy comincia a muovere i suoi primi passi musicali all'età di dieci anni, fondando il suo primo gruppo musicale, chiamato Sweet ‘n' Sour, as Sour, una sorta di versione "ebraica" dei Salt-n-Pepa; l'artista, infatti era di origini ebraiche, e aveva tutta l'intenzione di rivendicare le sue origini etniche anche nel mondo della musica. A sedici anni arriva il suo primo (ed ultimo) contratto discografico, giunto dopo che il suo amico Tyler James aveva mandato una demo della giovane Amy ad un suo talent scout.
L'esordio discografico
Nel 2003 pubblica il suo primo album, intitolato "Frank", ed è già un successo: l'album vince ben due dischi di platino, trainato dal primo singolo dell'artista, "Stronger Than Me". Da lì, i paragoni cominceranno a sprecarsi: grazie alla sua voce tipicamente "soul", Amy Winehouse viene rapidamente accostata dalla critica ad artiste come Macy Gray e Sarah Vaughan, ma il successo, quello vero, doveva ancora venire.
Il successo planetario
Il 27 ottobre 2006 è una data cruciale per la carriera di Amy Winehouse, visto che viene pubblicato il suo secondo, ed ultimo album in studio, intitolato "Back to Black": se prima il successo era circoscritto ai confini britannici ed americani, il secondo lavoro dell'artista sfora tali limiti, diffondendosi in tutto il mondo anche grazie al singolo di lancio, quella "Rehab" che tanto farà discutere, sia per la sua accezione autobiografica che per il mood orecchiabile del pezzo, che in pochissimi giorni diviene un tormentone di fama mondiale. È stimato che, fino ad oggi, "Back to Black" abbia venduto circa 10.000.000 di copie, ma visto il decesso dell'artista, si presuppone che tali vendite andranno per lo meno a duplicarsi. Il secondo singolo estratto dall'album (You Know I'm No Good) non ottiene il successo sperato, ma la critica sembra apprezzarlo e il percorso musicale di Amy sembra intraprendere vie sempre più trionfali, in antitesi con i problemi riscontrati nella vita privata. Il suo rapporto con la droga diviene sempre più morboso, iniettato in quasi tutte le sue canzoni, tanto che a breve avrebbe rilasciato quella che, ad oggi, viene considerata una sorta di beffarda e tragica profezia sulla sua morte, "Back to Black".
Il matrimonio e il rapporto con la droga
Il brano che dà il titolo all'album parla infatti di una sua "presunta morte" nel caso in cui l'uomo che lei amava l'avesse tradita con un'altra donna… un evento che avrebbe assunto connotati simili anche nella vita reale. Ha fatto parlare molto, infatti, il matrimonio tra Amy Winehouse e Blake Fielder-Civil, avvenuto il 18 maggio del 2007. I due trovano il proprio comun denominatore nella trasgressione e nell'eccesso, tanto che Fielder-Civil verrà arrestato per una rissa. Il divorzio si profilerà in futuro, ma già in precedenza l'artista concederà i suoi primi momenti di squilibrio in mondovisione: il 1° novembre 2007, Amy Winehouse si presenta sul palco degli MTV Europe Music Awards in evidente stato confusionale, cantando con notevole difficoltà. Anche agli esordi la cantante britannica ha presentato tali problemi prestazionali, ma l'importanza dell'evento esalterà il tutto. I suoi problemi con l'alcol e con la droga hanno radici ben profonde, come evidenziato dalla stessa artista che, in diverse dichiarazioni, sottolinea quanto sia forte la sua vena "trasgressiva", dandogli una dimensione addirittura dispregiativa, quasi contraddittoria visto lo smodato utilizzo di stupefacenti.
La caduta e l'illusoria rinascita musicale
"Love Is A Losing Game" viene pubblicato il 10 dicembre del 2007, e sarà l'ultimo singolo ufficiale dell'artista: l'importanza di tale brano verrà testimoniata dalla sua introduzione nell'Università di Cambridge, dove il pezzo verrà utilizzato durante un esame per effettuare un paragone tra il testo di Amy e i versi dei poemi di Sir Walter Raleigh. Dal 2008 in poi, il lato musicale dell'artista verrà espresso, parzialmente, esclusivamente tramite diverse esecuzioni live, ma la sfera privata della sua vita comincia ad emergere in maniera preponderante, quasi ad oscurare completamente i suoi progetti musicali, in lavorazione ma mai completati. L'estate del 2008 è particolarmente calda per la Winehouse: dopo aver subito un ricovero per un enfisema polmonare la sua esibizione all'Hyde Park per i 90 anni di Nelson Mandela la riportano a livelli di performance tali da ricevere critiche totalmente positive.
Il declino
Nel frattempo, la sua relazione con il marito si complica, tanto che Blake Fielder-Civil chiede il divorsio; nel 2009 susciterà molto scalpore la decisione di Amy di aumentarsi di una taglia la misura del suo seno, ricorrendo al bisturi… tra l'altro non sembra esserci ombra del materiale che avrebbe dovuto comporre il suo nuovo album, come promesso dal padre dell'artista. Il tempo passa, e i fan attendono con ansia notizie su un suo eventuale ritorno: i fan europei accoglieranno con entusiasmo la notizia dell'approdo di Amy in Europa, ma il tour verrà ricordato per ben altri motivi.
La prima tappa del tour europeo, a Belgrado, passerà alla storia per essere l'ultima esibizione di Amy Winehouse: la cantante appare piuttosto stralunata sul palco, trascorrendo interi momenti senza proliferare una nota. Il video della "non-esibizione" di Amy fa il giro del mondo, e le tappe del tour europeo vengono annullate, proprio dopo che l'artista londinese aveva appena completato una cura per disintossicarsi dall'alcol. L'ultima apparizione della star prese forma all'iTunes Festival, durante il concerto di Donnie Bromfield, poi il resto è storia recente: il 23 luglio 2011 Amy Winehouse si unirà tristemente al "Club 27", quel gruppo fittizio di artisti defunti che comprende nomi del calibro di Jimmy Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin e tanti altri. Una carriera vissuta tra il lusso, il talento, la trasgressione e la depressione, per una tra le voci più belle di quest'ultimo decennio.