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Amy Winehouse aveva predetto agli amici il proprio ingresso nel “Club dei 27”

Amy Winehouse non voleva andarsene nell’ombra: la star tormentata aveva già predetto il proprio ingresso nel “club dei 27”
A cura di Valentina Scionti
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Amy Winehouse

Sarà eseguita solo oggi l'autopsia sul cadavere di Amy Winehouse, morta sabato scorso molto probabilmente a seguito di un mix letale di droga e farmaci. Il risultato sembra più che scontato a quanti conoscevano la star ma c'è chi non esclude che la sua morte sia dovuta ad un'overdose volontaria da parte di una star che aveva fatto del proprio male di vivere un vero marchio di fabbrica.

La relazione con il suo ex, quel Blake Fielder-Civil che l'avrebbe portata inesorabilmente alla rovina e con cui non riusciva a tagliare nonostante il divorzio e una nuova storia, avrebbe segnato il destino della giovane stella del soul britannico, colei che la stessa Lady Gaga ha ricordato e citato come una delle sue più grandi ispirazioni.

Amy Winehouse sapeva bene dove la stava portando la via che aveva scelto: non a caso, uno dei suoi più grandi successi, Back To Black può essere visto come una tragica profezia della fine di questa grande artista tormentata, l'ultima ad entrare nel funesto "club dei 27" che riunisce anime tormentate del calibro di Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain.

E' stata la stessa Winehouse a predire il proprio ingresso in questo club maledetto, parlando con i suoi amici che ora ricordano quelle parole profetiche. Secondo loro Amy non aveva intenzione di andarsene in sordina ma soprattutto non aveva intenzione di andarsene senza un album come Back to Black, un vero capolavoro di quelli che purtroppo sono destinati a passare alla storia non più solo per la loro bellezza indiscutibile ma per la fine tragica del loro autore.

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