Al Bano parla del ritiro e del suo unico amore: “Fare musica? È come scopare”

Ultimo anno di attività per Al Bano o, almeno, per adesso è così, poi si vedrà. Non gli manca la voglia di cantare, ma i guai fisici di questi ultimi anni lo hanno costretto a dire stop ai live il prossimo 31 dicembre: troppa fatica, ma non parlategli di stress: "Prima dell’infarto stavo da Dio, è questa botta improvvisa che mi ha cambiato totalmente". Lo ha dichiarato in una lunga intervista a Rolling Stone in cui parla dell'addio, ma anche della sua carriera musicale e anche della similitudine tra la musica e il sesso. Il cantante di Cellino San Marco, una delle voci più amate del Paese, nonché una delle più riconoscibili, parla di stand-by, appunto: "Ne sentivo il bisogno fisico e mentale. Sai, dopo aver avuto un tumore, poi un infarto, poi un’ischemia e infine un edema alla corda vocale destra, cominci a pensarci meglio. Sono arrivati tutti nello stesso periodo, li ho presi come dei segnali", spiega.
L'importanza della musica
Lo scorso anno è stato importante, sia in negativo per la delusione sanremese e per i problemi fisici, ma anche di gioia e del ritorno sul palco in coppia con l'ex moglie Romina Power. Quest'anno continuerà con un ultimo anno di live in Italia e in giro per il mondo (Al Bano è amatissimo soprattutto nei Paesi dell'Est), perché la musica resta l'amore più grande, anzi…: "Fare musica è come scopare. È fantastico. Per me la musica è stata sempre come un tappeto magico. Quando avevo cinque anni mio padre mi portava in campagna a zappare nei campi. E lì mi ricordo che cantavo. Stessa cosa a scuola: una volta consegnai un testo di una mia canzone al posto delle risposte di un compito di chimica. Quando la professoressa venne da me per chiedermi spiegazioni, le risposi: “È questa la mia chimica”. Ovviamente quell’anno mi bocciarono" racconta alla rivista.
Il conto pagato al corpo
Questi problemi fisici, però, lo hanno costretto a rallentare tutto, ma paradossalmente gli hanno anche salvato la vita: "Prima dell’infarto stavo da Dio, è questa botta improvvisa che mi ha cambiato totalmente. Mi sono sempre sentito iperattivo, pieno di energie. Poi un bel giorno mi sono trovato a pagare il conto con il mio corpo. Nella sfiga, mi è andata anche bene (…) e sai perché? Mi ha aiutato l’infarto. Le medicine post-infarto hanno lenito gli effetti ischemici".
L'inizio della carriera con Adriano Celentano
Al Bano, poi, ha ripercorso, ancora una volta, la sua carriera e gli inizi, per una storia cominciata grazie ad Adriano Celentano e al suo Clan: "Quando sono venuto a Milano, il mio primo lavoro è stato quello del cameriere in un ristorante. Un giorno uscì sul giornale un trafiletto: ‘CM di Celentano e Massara cerca voci nuove'. Sono andato a fare il provino e mi hanno richiamato, perché evidentemente la mia voce è piaciuta (…). Quelli del Clan Celentano mi fecero cantare un pezzo dei Temptations, dicendomi: ‘Se riesci a cantarla, ti facciamo fare subito il disco'. Ora, io non sapevo mezza parola d’inglese, se non ‘good morning', ‘good night', ‘love' e così via. Me la studiai, con tutti i falsetti e i vocalizzi black, e loro rimasero sbalorditi. Anche io, a dirla tutta".