159 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Addio a Dennis Edwards, è morto il cantante dei Temptations

Entrò nel celebre quintetto nel 1968 sostituendo David Ruffin. Tra i più grandi successi con la band, “Papa Was A Rollin ‘Stone” e “Cloud Nine”.
A cura di Valeria Morini
159 CONDIVISIONI
Immagine

Addio a Dennis Edwards, cantante afroamericano che fu il secondo leader dell'indimenticabile gruppo The Temptations.  Edwards avrebbe compiuto proprio domani, il 3 febbraio, 75 anni. Era entrato nella band nel 1968 per sostituire il cantante originale David Ruffin. Aveva inciso anche tre album solisti e fino allo scorso anno si esibiva con i successi dei Temptations con il gruppo "The Temptations Review featuring Dennis Edwards". Il cantante è deceduto in un ospedale di Chicago e le cause del decesso non sono state rese pubbliche.

I brani dei Temptation interpretati da Dennis Edwards

Nato a Birmingham, in Alabama, aveva iniziato a cantare all'età di due anni nella chiesa del padre. A 20 anni passò dal gospel al pop, militando inizialmente con i Countours. Edwards si aggregò quindi al celebre quintetto dei Temptations, tra i più rappresentativi gruppi prodotti dalla storica etichetta Motown. Tra i loro maggiori successi interpretati da Edwards ricordiamo "Cloud Nine", "I Can not Get Next To You", "Psychedelic Shack", "Ball Of Confusion" e "Papa Was A Rollin ‘Stone". Lasciò la band nel 1977 per poi tornarvi dal 1980 all'84 e dal 1987 all'89. Nel 1989 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame proprio come membro dei Temptations.

La carriera solista

I tre album solisti pubblicati da Edwards negli anni 80 furono "Don't Look Any Further" (1984), che raggiunse il secondo posto nelle classifiche R&B in Usa, "Coolin' Out" (1985), che includeva una versione di "Try a Little Tenderness" e "Talk To Me" (1993). Fu sposato brevemente con la cantante Ruth Pointer (delle Pointer Sisters), da cui ebbe una figlia, Issa, anche lei vocalist.

159 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views