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A Francesco Guccini non è piaciuto l’omaggio a Sanremo: “A Baglioni non gliene fregava niente”

In un’intervista al Corriere della Sera Francesco Guccini ha criticato l’omaggio che gli è stato fatto durante il festival di Sanremo da Claudio Baglioni e da Ligabue, che durante la quarta serata hanno duettato in “Dio è morto”. Per il cantautore qualche critica anche ai politici che cercano di tirarlo per la giacca.
A cura di Francesco Raiola
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Francesco Guccini (LaPresse)
Francesco Guccini (LaPresse)

A Francesco Guccini non è piaciuto molto l'omaggio che Claudio Baglioni e Ligabue gli hanno dedicato durante l'ultima edizione del Festival di Sanremo quando durante la quarta serata, quella dedicata ai duetti, i due si sono esibiti in una versione di "Dio è morto", una delle canzoni più amate del cantante di Pàvana, ma anche una di quelle da cui, durante gli anni, si è più allontanando, cercando di porre l'attenzione su tante altre canzoni fatte. Una bocciatura senza appello per il direttore artistico, mentre si salva Liga: "Se il Liga ha provato a impegnarsi, Baglioni proprio no. Ha pure sbagliato a prendere la nota alta, si vedeva che non ne aveva voglia, anzi non gliene fregava proprio niente" ha dichiarato Guccini al Corriere della Sera, a cui ha spiegato anche di non aver visto molto l'ultima edizione perché quella tipologia di canzoni non gli dicono molto ("non mi piacciono quei pezzi con strutture tutti uguali, una strofa e subito il ritornello a salire").

La bocciatura a Sanremo nel 2018

Nei mesi scorsi è stato pubblicato un libro per Bompiani, "Canzoni" un vero e proprio songbook del cantautore redatto dalla filologa Gabriella Fenocchio, di cui vi abbiamo parlato approfonditamente qualche settimana fa. A Guccini non è andata giù la bocciatura della sua canzone presentata lo scorso anno, intitolata "I migranti" e nelle loro intenzioni da far cantare a Enzo Iacchetti, anche se lo stesso Baglioni ha smentito di sapere che fosse a firma sua: "L'anno scorso non ricordo che Guccini abbia presentato una canzone sui migranti. Io c'ero e se c'ero dormivo. Dovremmo chiedere a Guccini e lo chiameremo presto. C'è stato un brano presentato da Enzo Iacchetti, ma non mi risulta a firma di Guccini" aveva dichiarato lo stesso Baglioni.

Le critiche ai politici

Al Corriere il cantautore ha anche parlato di politica spiegando che – dopo gli apprezzamenti rivoltigli da Matteo Salvini e Giorgia Meloni – non ama farsi tirare per la giacchetta, "Siccome sembro un anarchico rivoluzionario pensano di potermi ascrivere alle loro idee rivoluzionarie. Sempre che ne abbiano, si sbagliano. E comunque piacevo anche ai cattolici, io che non credo", senza lesinare critiche al Movimento 5 Stelle che, spiega, "hanno verità assolute".

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