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70 anni di Lou Reed

Lou Reed compie 70 anni. Nativo di Brooklyn, cresce con il rock’n’roll nel sangue, ha spaziato in quasi 55 anni di carriera dalla new wave al punk, dall’hard rock al blues.
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70 anni di Lou Reed

Lou Reed compie 70 anni. Nato a Brooklyn il 2 marzo del 1942 con il rock'n'roll nel sangue, ha spaziato in quasi 55 anni di carriera dalla new wave al punk, dall'hard rock al blues. Ha influenzato, e non poco, la scena musicale degli anni '60/'70 fornendo spunti a gruppi mica da poco, vedi The Doors, Rolling Stones (Mick Jagger dichiarò: "E' stato Lou ha cominciare tutto"), David Bowie, Iggy Pop, i RHCP. Ed in Italia una buona parte della discografia di Ligabue e Vasco Rossi devono molto ad uno sperimentatore come lui che, nonostante con i Velvet Underground stava creando un nuovo linguaggio, ha conosciuto il successo commerciale soltanto anni dopo. Lo stesso Lou confiderà più avanti che "quello che facevo e che facevamo non veniva mai capito fino in fondo,  mettevano una serie di televisori accesi sul palco e la gente rimaneva stranita. Vedere gli U2 farlo in grande vent'anni dopo significa che qualcosa ho saputo dire. E raccontare".

I Velvet Underground hanno avuto un ruolo fondamentale per la storia della musica. La band formata da Maureen Tucker, Sterling Morrison e John Cale, cresciuta all'ombra della Factory di Andy Warhol, pur vendendo poco (al momento dell'uscita, s'intende) ha regalato delle perle che resteranno incastonate a vita nel meglio che il rock abbia offerto ai comuni mortali, da Sunday Morning a Femme Fatale fino alla colonna sonora di Trainspotting, Perfect Day. Lou Reed, personaggio borderline, difficilmente collocabile in una sfera di nicchia, ma di sicuro non propriamente un artista di massa, ha avuto una vita vorticosa e veloce come le montagne russe di un luna park. La dipendenza dalle droghe, il carattere scontroso e la sua follia da artista che lo portarono a pubblicare un disco fatto solo di chitarre distorte e rumori per provocare l'industria discografica, la sua etichetta, che non ne condivideva i modi di fare. Il disco in questione è Metal Machine Music che, in alcune discografie dedicate, non viene neanche considerato tra i suoi lavori. E poi, tra pezzi diventati leggenda e sperimentazioni al limite dell'assurdo, qualche toppa inascoltabile capita sempre, tipo l'ultimo disco in collaborazione con i Metallica, Lulu. Ma quanto ti chiami Lou Reed, resti sempre Lou Reed no?

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