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YouTube ha rimosso i canali ufficiali di R. Kelly dopo la condanna per abusi

Dopo la condanna dello scorso 27 settembre per R.Kelly, che lo vede colpevole dei reati di abusi, sfruttamento sessuale e associazione a delinquere, YouTube ha deciso di oscurare definitivamente i due canali ufficiali del cantante sulla piattaforma. Una decisione che si contrappone al dietrofront di Spotify, che in passato rinunciò all’eliminazione dalle playlist ufficiali dei brani del cantante.
A cura di Vincenzo Nasto
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YouTube ha preso le sue misure nei confronti della star R&b R. Kelly, dopo la condanna subita lo scorso 27 settembre durante il processo che si è tenuto a New York, che lo ha visto colpevole dei reati di abusi, sfruttamento sessuale e associazione a delinquere. Infatti, come annunciato dal capo dell'ufficio legale di YouTube Nicole Alston, i canali Tv e Vevo del cantante, sono offline, dando agli utenti il messaggio che "l'account è stato chiuso per una violazione dei Termini di servizio di YouTube". Tuttavia, YouTube continuerà a offrire il catalogo musicale di R. Kelly sul suo servizio di streaming audio, YouTube Music. Una rarità per il colosso dello streaming digitale, che in passato aveva preso la stessa decisione contro i canali di di Larry Nassar, Family of Five e Austin Jones tra il 2018 e il 2019. Ancora nessuna novità invece da Spotify, che in passato aveva deciso di rimuovere dalle playlist ufficiali le sue canzoni, per poi ritornare sui suoi passi dopo pochi mesi, annunciando: "Non miriamo a giocare a giudice e giuria".

La chiusura degli account TV e VEVO

Dopo la condanna dello scorso 27 settembre, che lo vedrà ripresentarsi il prossimo maggio per il verdetto della giuria, l'eredità musicale di R. Kelly subisce un duro colpo, dopo l'annuncio di YouTube nelle scorse ore: attraverso una nota dell'ufficio legale presieduto dall'avvocato Nicole Alston, la piattaforma ha deciso di rimuovere i due canali ufficiali del cantante r&b, lasciando però disponibile la sua musica su YouTube Music. Una scelta che ha sorpreso molti, ma non tutti, dopo che negli ultimi tre anni la piattaforma aveva deciso di oscurare i canali di youtuber come Larry Nassar, Family of Five e Austin Jones per motivi legati a crimini eclatanti e che potevano offendere la morale degli utenti. Cliccando sui due canali, YouTube ha deciso di far apparire il messaggio: "L'account è stato chiuso per una violazione dei Termini di servizio di YouTube".

Le scelte di Spotify e la diminuzione di ascolti

E alla fine sembra che YouTube abbia mantenuto la promessa: dopo aver preso già provvedimenti negli scorsi mesi, oscurando alcuni dei video più espliciti di R. Kelly, è stata presa la decisione di rimuovere la sua intera discografia da YouTube, avvisando il pubblico che sarà impossibile per l'artista ricaricare brani già pubblicati in passato dal cantante sulla piattaforma. Una scelta che riporta la mente a tre anni fa, quando Spotify decise di escludere dalle playlist ufficiali dell'applicazione i brani di R. Kelly e XXXTentacion: una decisione che fece discutere, a tal punto da costringere il colosso svedese a ritornare sui suoi passi. Infatti, Spotify pubblicò un aggiornamento sulla situazione, affermando di "non mirare a giocare a giudice e giuria". Il peso delle condanne e della gogna pubblica relativa alle testimonianze dei 45 imputati che hanno accusato nei mesi scorsi il cantante, si è fatto sentire anche negli ascolti mensili del cantante: infatti si è passato dai nove milioni del 2019, ai sei del 2020 ai poco meno di cinque attuali, sintomo di un'esclusione da parte della piattaforma e degli ascoltatori.

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