Whitney Houston è morta a soli 48 anni
E' arrivata da poco la notizia della scomparsa di Whitney Houston e sembra assurdo credere che una donna così bella, una voce così potente possa all'improvviso lasciare questo mondo. Quasi come un tragico e inopportuno scherzo del destino, la Regina del Pop se ne va proprio la sera prima della cerimonia dei Grammy Awards, la competizione più importante per il mondo della musica. E lei ne ha vinti eccome di Grammy durante i suoi quasi trent'anni di carriera.
Sono ancora sconosciute le cause del decesso, a darne notizia è stata la sua portavoce Kristen Foster, ma come sono trascorsi gli ultimi anni di Whitney Houston, purtroppo non è un mistero. Da tempo in lotta con una depressione che non si è mai attenuata, la cantante di "I Will Always Love You" era caduta nel baratro della tossicodipendenza e dell'alcolismo, entrando ed uscendo dalle cliniche di riabilitazione. Eppure nel 2009 tornò per un pò prima in classifica con un nuovo singolo, raccontando alla stampa con fierezza che finalmente era riuscita a farcela, ad uscire definitivamente da "quella brutta piega" che aveva preso.
Whitney aveva la musica praticamente nel sangue: la madre Cissy era un'apprezzata cantante di gospel, sua cugina è un altro mostro sacro, Dionne Warwick ed era la figlioccia di Areetha Franklyn. La sua carriera cominciò subito con il primo Grammy, correva l'anno 1986 e da allora per oltre dodici anni non ha mai abbandonato la scena musicale. Con un altro mito, Michael Jackson, detiene il record di artista di colore di maggior successo secondo le charts di Billboard 100. Diventò una star mondiale con "The Bodyguard" con Kevin Costner nel 1992, la colonna sonora di quel film, ad oggi, ha venduto 45 milioni di copie in tutto il mondo.
Dal 2000 ha cominciato ad avere problemi di tossicodipendenza e le cause sono sicuramente da vedersi nella reazione alla fine del suo matrimonio con Bobby Brown. Si raccontò nel 2002 in un'intervista dove disse che il vero demone non era la cocaina, ma lei: "Sono io il mio più grande dem0nio, solo io posso essere il mio miglior amico e il mio nemico peggiore". E proprio pochi giorni fa, le agenzie battevano di una serenità ritrovata per la bellissima Whitney, forte della sua conversione all'islamismo. Forse soltanto oggi, comprendiamo che la scelta alla conversione potrebbe essere stata come una sua ultima volontà, forse perchè magari sentiva che quel maledetto demone dentro di lei, stava avendo ragione ancora una volta. E stavolta per sempre.