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White Stripes – biografia

Il gruppo rock minimalista degli ex coniugi White, formato dal chitarrista (polistrumentista) Jack e dalla batterista Meg.
A cura di Biagio Chiariello
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I White Stripes sono un gruppo rock-blues di Detroit formato da Jack White (John Anthony Gillis, nato il 9 luglio 1975) e dalla ex-moglie, e si vocifera sorella, Meg White (Megan Martha White, nata il 10 dicembre 1974).

Fondamentalmente i loro pezzi sono composti da due strumenti musicali: chitarra (Jack) e batteria (Meg), ma utilizzano comunque altri strumenti. Infatti Jack suona anche il basso, il pianoforte, la marimba ed il tamburo e Meg anche il triangolo e le campane. La voce, invece, è quasi sempre quella di Jack.

Esordiscono suonando in diverse band di Detroit, fino a quando nel 1998 firmano per la Sympathy for the Record Industry ed incidono i primi brani "Let's shake hands" e "Lafayette blue", il preludio al primo album omonimo dei White Stripes, pubblicato nel 1999. L’album sarà, tuttavia, poco apprezzato e, solo recentemente, rivalutato per la carica innovativa e lo stile. Del resto i riff tribali e aggressivi della chitarra di Jack e ritmi ossessivi e reiterati della batteria di Meg, uniti allo stile un po’ retro dei pezzi sono un marchio di fabbrica già da questo primo lavoro della band di Detroit.

Il secondo album è De Stijl (2000), disco che inizia a far conoscere i White Stripes anche in Europa, dove arrivano anche le presunte voci che dicono che i due non sono fratello e sorella ma una coppia divorziata, notizie che non fanno altro che aumentare la popolarità della band.

Ma il vero successo i White Stripes lo ottengono con White Blood Cells, che vende 900mila copie. La loro visibilità mediatica aumenta anche grazie ad MTV al video “Fell In Love With A Girl” premiato con tre statuette agli MTV Music Awards del 2002. Nello stesso anno il gruppo firma un contratto milionario con la XL Recordings che fa un po’ vacillare l’obiettivo di Jack White di continuare a fare musica vintage, senza l’uso di elettronica e con bassi costi di registrazione come era stato per gli ultimi tre album.

Il 1 Febbraio 2003 esce Elephant, l’album, trainato dal successo “Seven Nation Army” si piazza subito al primo posto delle classifiche inglese e al terzo di quelle americane. I White Stripes confermano il loro stile che raccoglie blues, garage, punk, mescolato al tocco retrò. Non a caso il disco è registrato agli studi Toe Rag di Londra, famosi per utilizzare solo attrezzatura degli anni '60. Anche i singoli “There's No Home For You Here” e “The Hardest Button to Button” contribuiscono alla vittoria nel 2004 del Grammy Award nella categoria Best Alternative Music Album.

Gli ex-coniugi White sono ormai sulla cresta dell’onda e vengono invitati dal regista Jim Jarmusch per girare un episodio della pellicola Coffee and Cigarettes, mentre Jack viene inserito al 17° posto della classifica dei migliori chitarristi di sempre dalla rivista Rolling Stones. Arriva anche il nuovo album Get Behind Me Satan. Anche con questo lavoro i White Stripes confermano di voler rimanere sul binario del rock minimale dei precedenti dischi, a cui agli elementi blues aggiungono anche ritmi, per cosi dire, dance che suonano tra un colpo di marimba e uno di maracas. Risultato: un altro Grammy come Best Alternative Music Album.
Intanto nel 2006 Jack White presenta un nuovo gruppo i Raconteurs che pubblica Broken Boy Soldiers e l’Italia vince i Mondiali di calcio al ritmo del riff di "Seven nation army" che diventa semplicemente "Poo-po-po-po-po". Ma è tempo anche di un nuovo album per la band di Detroit che nel 2007 pubblica Icky Thump, che nonostante, sia il sesto album dei White Stripes, si mantiene fresco e innovativo.

Biagio Chiariello

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