Wade Robson: “Michael Jackson mi obbligava ad eseguire atti sessuali su di lui”
Sempre più raccapriccianti le dichiarazioni di Wade Robson su Michael Jackson. Il coreografo ha accusato il cantante di averlo molestato sessualmente da quando aveva 7 anni, fino all'età di 14 anni. Proprio poche ore fa ha rilasciato un'intervista esclusiva al Today Show della NBC, ripresa poi dal sito TMZ, fornendo particolari agghiaccianti sul presunto comportamento di MJ nei suoi confronti.
Nel 2005 Wade Robson testimoniò a favore del Re del Pop durante il processo per l'accusa di pedofilia. Così in molti si sono chiesti come mai Robson fornisca ora una versione diametralmente opposta. Lo spiega lui stesso, parlando di una presunta manipolazione da parte di Jackson:
Michael mi diceva che ciò che facevamo era un'espressione d'amore e aggiungeva "se dirai a qualcuno ciò che facciamo, le nostre vite e le nostre carriere saranno finite"
Il coreografo, poi, afferma senza mostrare segni di esitazione:
"Michael eseguiva atti sessuali su di me e mi obbligava ad eseguirli su di lui"
Robson, avrebbe ricominciato a pensare all'accaduto dopo essere entrato in terapia a causa di un esaurimento nervoso:
" Per la prima volta in vita mia ho iniziato a comprendere che la mia totale insensibilità e i sentimenti inesplorati in relazione a ciò che Michael mi aveva fatto potevano essere un problema e forse avevo bisogno di parlarne a qualcuno. Ero psicologicamente ed emotivamente incapace e riluttante a capire che quelli erano abusi sessuali"
I familiari di Michael Jackson hanno definito le sue esternazioni come un modo "oltraggioso e patetico di arraffare denaro" ma il coreografo non ne sembra colpito. Afferma di non giustificare gli abusi subiti e aggiunge:
"Michael era un uomo disturbato, un incredibile talento ma anche un pedofilo"
La sua battaglia coinvolgerebbe anche la MJJ Productions, ossia l'etichetta discografica di Michael Jackson di proprietà della Sony, oltre alla MJJ Ventures che produsse i video musicali del cantante. Le due società avrebbero portato Wade Robson in America, dall'Australia e dunque avrebbero dovuto proteggerlo.