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Vittorio Sgarbi polemizza ancora col Il Volo: “Trump non vi voleva, bugiardi”

Continua il botta e risposta tra Sgarbi e i ragazzi de Il Volo, accusati di non essere stati mai invitati da Trump a suonare alla Casa Bianca.
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Vittorio Sgarbi (Bianchi/LoDebole LaPresse)
Vittorio Sgarbi (Bianchi/LoDebole LaPresse)

Vittorio Sgarbi non molla la presa su Il Volo, accusato di non avere le prove di essere stato invitato da Trump per l'inaugurazione – quindi di non aver potuto rifiutare un non invito -, e torna con un altro video nel giorno dell'insediamento del Presidente americano in cui dà dei bugiardi ai tre ragazzi. Parla di "tempi tristi" per quello che sta passando un pezzo di Italia colpito dal terremoto e ricorda come uno dei cantanti, Gianluca Ginoble, si sia salvato ("dobbiamo ringraziare il cielo che sia ancora vivo"), ma è solo il preludio a una delle sue solite invettive, quelle a cui ha abituato i suoi fan e così, ancora una volta controrisponde a Michele Torpedine, manager della band che aveva a sua volta risposto al primo video del critico d'arte.

I tempi sono tristi. Oggi che è il 20 gennaio Trump parla dalla Casa Bianca e comincia il suo incarico da Presidente. Non possiamo trascurare Il Volo, perché siamo sicuri della verità, ho chiesto in tutti i modi, ho cercato di capire quale fosse questo gran rifiuto e adesso abbiamo saputo che uno di loro si è salvato per miracolo perché non è andato nell'albergo travolto dalla neve per caso, e dobbiamo ringraziare il cielo che sia ancora vivo, ma abbiamo anche visto che Elton John è andato a cantare per un oligarca russo vicino a Putin (parla del matrimonio tra Irene Kogan, nipote di Valery Kogan e Daniel Kevey, ndr), certo non più politicamente corretto di Trump. Quindi il gran rifiuto in che cosa consiste? A quanto ha rinunciato Il Volo? A un milione di euro? Avete rinunciato all'ingaggio, ma l'ingaggio non c'è, bugiardi, non l'avete mostrato, non c'è una lettera d'incarico. Certo siamo felici che il gruppo non sia stato travolto dalla neve, ma dalla m***a, dalle bugie, dalle menzogne.

Sgarbi, quindi, chiama in causa Tony Dallara e legge le dichiarazioni di Trump che si è difeso dai grandi rifiuti (o eventuali tali) spiegando che quelli che non ci sono, non ci sono solo perché non invitati:

E il povero Tony Dallara mi chiama e mi dice ‘io faccio il cantante, se mi chiamasse Trump andrei e loro perché non vanno?'. Ebbene, Trump li ha sbugiardati e parlando di Tom Ford li ha sbugiardati e ha detto ‘non gliel'abbiamo chiesto' e aggiunge, vale lo stesso per tutte le celebrità che dicono che non verranno perché non li abbiamo mai invitati! Ma fateci vedere i contratti, la mail, la richiesta, il danaro che vi ha offerto e avete rifiutato.

Insomma, un altro capitolo della polemica tra il critico e Il Volo va in rete mentre l'Italia piange di dolore e di gioia a seguito delle notizie che arrivano dalle zone colpite dal terremoto. Per adesso né Torpedine, né i ragazzi della band rispondono. E forse è giusto così.

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