Vittorio Sgarbi offre una casa a Morgan: “L’arte va sostenuta in maniera concreta”
Dopo lo sfratto dalla sua casa di Monza, Morgan trova una nuova abitazione grazie a Vittorio Sgarbi che ha messo a disposizione del cantante il secondo piano di Palazzo Savorelli a Sutri, città di cui è Sindaco. È lo stesso critico d'arte a comunicarlo sui suoi social, con una nota stampa in cui spiega che la tenuta è un luogo "immerso in un grande parco ed ospita attualmente le iniziative culturali promosse da Sgarbi". Nei giorni scorsi Morgan è stato sfrattato dalla sua casa, dopo una prima proroga avvenuta la settimana precedente e soprattutto dopo il pignoramento del tribunale di Monza avvenuto alla fine del 2017 che lo ha costretto ad abbandonare la casa museo di via Adamello 8: "Ho pensato ad appiccare un incendio in casa e rimanere dentro, ma non sono Giordano Bruno. Dove sono diretto ora? Su una panchina" ha dichiarato ai giornalisti che lo attendevano fuori dall'abitazione.
L'offerta di Vittorio Sgarbi
"Ho impartito le necessarie direttive ai miei uffici perché, almeno fino alla scadenza del mio mandato (tra 4 anni) Palazzo Savorelli possa ospitare lo studio di Morgan. Qui potrà trasferirsi già nei prossimi giorni. L’arte e la creatività vanno sostenute in maniera concreta. Qui Morgan potrà insegnare il suo magistero ai giovani sensibili alla musica" ha spiegato Vittorio Sgarbi nella nota stampa. Lo storico, quindi, si è mosso per poter assicurare un'abitazione all'ex Bluvertigo che nelle scorse settimane era tornato in tv grazie al ruolo da giudice di The Voice, il talent di Rai Due, in cui aveva condiviso la poltrona con Guè Pequeno, Gigi D'Alessio ed Elettra Lamborghini.
La lite con i colleghi
Contestualmente alla cacciata dall'appartamento, Morgan aveva anche accusato alcuni colleghi di non aver speso una parola in sua difesa, accusandoli di pensare solo ai propri dischi: "Non sono amici, sono degli egoisti, individualisti che devono fare il disco: tutti, da Vasco a Ligabue e Jovanotti, loro hanno come priorità il loro disco, come se al mondo importasse. Non li ho chiamati perché non credo di avere i loro numeri perché ho quelli dei loro segretari" ha detto. Prima ancora si era scagliato contro tutti quelli a cui aveva dato soldi in passato, compresa l'ex moglie Asia Argento: "Ho fatto un sacco di soldi e per quello la gente voleva soldi da me, poi mi hanno denunciato perché non avevo più soldi. Tra questi c'e' una che inizia con la A ed è quella che ha firmato questo sgombero per sadismo, perché è cattiva, lei non ha bisogno di quei soldi". Tra chi, invece, ha dichiarato di volergli dare una mano c'era anche Simona Ventura, conduttrice dell'ultima edizione di The Voice, che aveva spiegato: "Io sono vicina a Morgan da sempre, ci sentiamo e sto facendo tutto il possibile per poterlo aiutare, sono in contatto con Jessica Mazzoli, ci sentiamo tutti per potergli dare una mano".
L'appello al Governo per la casa Museo
Sgarbi, inoltre, ha anche fatto un appello al Governo per far sì che l'ex appartamento del cantante sia tutelato per le ricchezze artistiche che contiene: "Quella di Morgan è una casa museo. C’è di tutto: dai suoi strumenti musicali alle bobine con le registrazioni di dire e ore di concerti e sessioni musicali con altri artisti. E poi libri, cimeli della storia della musica italiana e internazionale di artisti come Lennon o Byrne, vestiti, dischi, Cd, film e migliaia di libri – ha spiegato -. Chiederò ai miei colleghi parlamentari di sottoscrivere una mozione che impegni il Governo ad agire, presto, in questa direzione".
Morgan sull'importanza per la Cultura
In uno status sulla sua pagina Facebook, il cantante aveva rivendicato l'importanza della sua casa, la cui ‘invasione' era stata definita ‘un atto vandalico': "Invadere la casa di un artista è un atto vandalico, lo Stato deve prenderne coscienza, e non nascondersi dietro la legittimità di un'asta giudiziaria perché nel tema aste non c’è un ordinamento ma è una zona selvaggia e non legiferata della giustizia italiana in cui capitano centinaia di cittadini" ha scritto il cantante su Facebook, facendo un appello ai colleghi per proteggere, appunto lui come artista e la sua casa come luogo d'arte: "Non devo più essere io a rivendicare l’importanza del mio contributo alla cultura. Ora basta! se siete amici ed artisti uscite dal silenzio di comodo. In un paese civile la cultura e l’arte si proteggono, il lavoro pure, anche quando i meccanismi burocratici li imbrigliano, anzi, soprattutto! Il problema è politico e culturale".