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Vinicio Capossela, il “marinaio” in favore dell’acqua 3.0 [INTERVISTA]

Musica e poesia ieri a Benevento, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, con Vinicio Capossela protagonista di una lectio magistralis e di un mini concerto per gli studenti sanniti. Fanpage lo ha intervistato in merito all’evento e al tour “Marinai, profeti e balene”, che a breve lo porterà in giro per l’Europa.
A cura di Maura Corrado
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vinicio capossela acqua 3.0

Grande spettacolo ieri sera a Benevento, nella chiesa di Sant’Agostino, con Vinicio Capossela protagonista dell’happening organizzato in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua dall’amministrazione provinciale e dall’Università degli Studi del Sannio. E non poteva esserci testimonial più adatto: l’oro blu, Vinicio, ce l’ha innanzitutto nel cognome. Capossela – lo ha ricordato lui stesso – significa infatti “Capo del Sele”, cioè sorgente del Sele, fiume che scorre in Alta Irpinia, terra di cui è originario. Ai miti e alle leggende del mare, poi, è dedicato il suo ultimo e fortunatissimo album, “Marinai, profeti e balene” e l’acqua sarà il tema che ispirerà le scenografie e le atmosfere della lunga tournée che prenderà il via tra meno di un mese e che porterà il cantautore in giro per l’Europa.

Capossela, che ha ricevuto in dono dagli amministratori sanniti un’acquasantiera in ceramica come simbolo di pace, ha premiato gli studenti vincitori del concorso “Dimmi Tiresia, togli la sete”, inserito nel progetto “Acqua 3.0”, ricco cartellone di eventi e di iniziative di sensibilizzazione per la gestione sostenibile delle risorse idriche, pensate con l'obiettivo di accrescere la coscienza ambientale delle generazioni future, i “giovani 3.0″. “Non dobbiamo riempirci di plastica. L’acqua del rubinetto è un bene prezioso e dobbiamo difenderlo", ha dichiarato il cantautore, "Purtroppo siamo portati a pensare che ciò che è pubblico e gratuito valga poco, ma non è così. La desertificazione dell’ambiente va di pari passo con la desertificazione culturale. Un anno fa c’è stato un referendum caratterizzato da una grande mobilitazione civile, ma il cui risultato non ha ancora trovato concreta attuazione. Bisogna sempre stare in guardia”. Dopo una breve lectio magistralis impreziosita da numerose citazioni, da Omero a Leonardo Da Vinci, Capossela ha riproposto alla platea alcuni suoi brani, dai più recenti “Pryntyl” e “Polpo d’Amor” a “Ovunque Proteggi”.

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