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Vent’anni di “…Baby One More Time”, Britney Spears: “Sapevo che era una grande canzone”

Il prossimo autunno saranno vent’anni dalla pubblicazione di “…Baby One More Time”, la canzone che fece di Britney Spears una delle popstar più amate di questi ultimi 20 anni. In un’intervista al Guardian la cantante ripercorre questi anni e anche l’importanza e il significato di quella canzone.
A cura di Francesco Raiola
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Britney Spears
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Guardarsi indietro e pensare che sono passati ormai 20 anni dall'uscita di "…Baby One More Time", canzone che ha portato Britney Spears nell'Olimpo del pop contemporaneo fa un po' impressione. Già 20 anni da quando una ragazzina con le trecce cominciava a far impazzire gli adolescenti prendendo la china di un successo che diventerà mondiale in pochissimo tempo, portandole un successo enorme e costringendola a confrontarsi, anche duramente, proprio con quel successo arrivato improvvisamente.

Tempi divertenti e folli

Il prossimo autunno, quindi, "…Baby One More Time" compirà 20 anni e per l'occasione e per parlare della sua musica, ha concesso un'intervista al Guardian, ripercorrendo anche i primi anni della sua carriera: "Wow, sono corsi via velocissimi" ha detto riferendosi ai 20 anni "sono stati tempi divertenti e completamente folli, un turbinio". Il singolo uscì nell'ottobre del 1998 e faceva parte del primo album omonimo della cantante che esordì direttamente in testa alla classifica americana degli album più venduti.

Il significato di "…Baby One More Time"

"La canzone parla dello stress a cui tutti noi andiamo incontro quando siamo adolescenti. Sapevo che era una grande canzone, era differente dal resto e mi piaceva tantissimo, anche se non credo che qualcuno ossa sapere in anticipo il modo in cui una canzone possa essere accolta" ha detto al quotidiano inglese la cantante che all'epoca andò a Stoccolma per registrare la canzone assieme al produttore Max Martin, altro Re Mida del pop mondiale di questi ultimi anni. "Ricordo di aver provato molta ammirazione per Stoccolma – ha ricordato la cantante -. Sono stata lì circa una decina di giorni, ma eravamo così impegnati in studio  che non ebbi neanche il tempo di uscire ed esplorare la città in quel primo viaggio". Riguardo il lavoro con Martin la cantante lo ha definito un genio: "Tutto si è semplicemente unito ed è andato nella giusta direzione. Credo che Max sia il miglior autore di sempre".

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