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Vasco Rossi: “Viviamo in un Paese in preda a rabbie fagocitate da politici irresponsabili”

Vasco Rossi è ancora qua, “sempre contro tutto” come ha detto al Corriere della Sera che ha decretato la sua “Eh… già” come canzone del decennio. In un’intervista il cantante ha spiegato cosa sono stati per lui questi ultimi anni, di come resta il numero uno,(due e tre) per i live e cosa pensa del nostro Paese.
A cura di Redazione Music
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Vasco Rossi (LaPresse)
Vasco Rossi (LaPresse)

Vasco Rossi è ancora qua, "sempre contro tutto" come ha detto al Corriere della Sera che ha decretato la sua "Eh… già" come canzone del decennio. Indipendentemente dal risultato, comunque, Vasco continua a essere un artista ecumenico, forse quello in grado, più di tutti, di muovere un numero di persone che solo in campo internazionale è possibile immaginare. Un artista ecumenico nel suo essere intergenerazionale, ma anche di attraversare i gusti di genere, portando il rock anche a chi non ne mastica tantissimo. In questi ultimi anni si è mosso con molta prudenza discograficamente, ma senza risparmiarsi per quanto riguarda i live, vero e proprio altare da cui cantare a un pubblico fedelissimo.

Il numero 1, 2 e 3 dal vivo

"Dal vivo sono ancora il numero 1, il numero 2 e il numero 3″ dice sempre al Corriere, senza alcun tipo di timore o fraintendimento quando parla di questa dimensione in cui ci si ritrova a pennello, parlando di concerti come di "veri e propri riti laici di comunione e liberazione" che officia con "un gruppo di musicisti ‘stellare' e un pubblico fantastico, ancora numerosissimo". L'ultimo singolo del cantante si chiama "Se ti potessi dire" ed è forse una delle cose migliori che il cantante abbia pubblicato in questi ultimi anni. Il brano anticipa un periodo di uscite varie che lo vedranno impegnato con un nuovo album/dvd che uscirà il 6 dicembre prossimo, in cui celebrerà i suoi 6 San Siro consecutivi della scorsa estate col San Vasco Non Stop Live 2019.

Gli anni formidabili di Vasco

Vasco parla di questi ultimi dieci anni in cui musicalmente non ha visto grandi cose ma a livello personale sono stati importantissimi: "Sono stati anni formidabili, con un ritorno di entusiasmo artistico da parte mia decisamente inaspettato. Considera che sono ormai quattro i decenni che mi vedono impegnato a scrivere canzoni che arrivino direttamente al cuore della gente" e riguardo alla situazione Paese ha detto: "Mi dispiace che il nostro meraviglioso Paese sia cosi preda di rabbie e paure fagocitate da irresponsabili politici in cerca di consenso e potere". Il cantante ha anche annunciato i quattro concerti che terrò nell'estate 2020, quattro appuntamenti festivalieri che lo vedranno impegnato il 10 giugno al Firenze Rocks alla Visarno Arena, il 15 giugno agli I-Days al MIND Milano Innovation District (area expo), il 19 e 20 giugno al Rock in Roma al Circo Massimo e il 26 giugno  all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola.

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