Vasco Rossi: ”Mi odiano in modo pazzesco. Sono rimasto sconvolto”

A poco più di 20 giorni dall'uscita del suo nuovo album, Vasco Rossi si confessa in un lunga intervista per Repubblica nella quale sembra emergere che la "vita spericolata" del cantante di Zocca si sia rivestita di un certa forma di raziocinio e di consapevolezza.

"Non mi sono fatto mancare niente – racconta il cantante di Eh Già – ma anche questo nel tempo cambia. C'è stato un periodo in cui ero in crisi di brutto perché non riuscivo più a divertirmi come una volta e non trovavo nuove motivazioni. Diciamo che il calo di energia l'ho sentito". E poi aggiunge: " "Io tutti i giorni, un centinaio di volte al giorno avrei il senso di buttarmi via, di mollare, però ogni volta trovo la voglia di reagire, e poi se vengono fuori cose belle, ben venga ma c'è un costo, il mio cervello è sempre in precario equilibrio".

Poi una riflessione sulla società e la politica: "Negli ultimi dieci anni sono maturato in modo incredibile, ho le mie idee anche sulla politica, che prima vedevo confusamente. A dire il vero non è che poi mi piaccia molto, magari era meglio prima che vedevo tutto offuscato". Anche se: "la realtà è dura, squallida, non sempre giusta, ma io la prendo come una sfida, dico sempre: andiamo a vedere fino in fondo, questo è quello che ci fa esser uomini, andare avanti nonostante tutto, anche se intorno la realtà ti fa schifo".

In questo suo percorso di maturazione Blasco –  che sarà in concerto dal 11 giugno all' Heineken Jammin’ Festival 2011 col suo Vasco Rossi Tour 2011 – ha scoperto anche Facebook e " ho capito che aumenta la possibilità di connettersi con gli altri. Ho scoperto anche la cattiveria, l'odio". Qui il riferimento è a quando nel novembre 2009 durante un concerto a Caserta, Vasco Rossi cadde dal palco. "Mi hanno ripreso con i telefonini e l'hanno messo su YouTube," dice il cantante. "Sono andato a vedere i commenti e ho letto insulti così pesanti da rimanere senza parole. Un odio pazzesco. All'inizio mi ha sconvolto, pensavo che dopo gli anni Novanta mi volessero un po' tutti bene. Poi ho pensato che anche io a volte dico delle cose tremende". E qui invece il riferimento (nostro) è  per la risposta che diede ai suoi detrattori dopo l'avvenimento di Caserta, alzando il dito medio in un video.

E' più saggio Vasco, che ora legge anche: "A vent'anni una ragazza mi regalò il libro di Osho. Lessi le prime righe: quando sei nervoso pensa a come respiravi quando non eri nervoso. L'ho preso e l'ho buttato via. Poi mi è capitato di leggerlo in un altro momento e l'ho apprezzato".