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Una fan di Ultimo denuncia: “Discriminata al concerto perché disabile, mi hanno vietato il prato”

Una fan di Ultimo, costretta in carrozzella, ha denunciato su TikTok come la sicurezza dell’Olimpico l’abbai costretta a cambiare settore nonostante avesse tre biglietti per il prato Gold.
A cura di Redazione Music
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AGGIORNAMENTO: Stando a quanto appreso da Fanpage.it, la giovane fan di Ultimo è stata accompagnata dagli addetti alla sicurezza sulla pedana rialzata per i disabili per assistere al concerto. Inoltre lo staff di Ultimo ha comunicato a Fanpage.it di aver telefonato Irene Vaira per chiarire la questione.

Su Tiktok una ragazza disabile, Irene Vaira, ha raccontato una brutta esperienza che le è capitata durante il concerto di Ultimo all'Olimpico, lo scorso 8 luglio. Il cantautore – che non c'entra nulla – stava tenendo uno dei tre concerti nello stadio romano, concerti molto attesi dai fan, che li hanno mandati sold out. La ragazza aveva con sé addirittura tre biglietti che le erano stati regalati dai suoi genitori, che avevano scelto di comprarle il prato Gold, così da darle la possibilità di vedere il suo cantante preferito da una posizione quanto più vicina possibile al palco, così come, spiegherà successivamente, avvenuto lo scorso anno sia al San Nicola di Bari che al Maradona di Napoli.

Il racconto su TikTok

Irene ha spiegato, in una serie di Tiktok che, dopo aver preso posto sul prato, la sicurezza le si era avvicinata per chiederle di cambiare settore "per questioni di sicurezza" facendola spostare in un settore dal quale, però, la visuale cambia completamente. "Sono una ragazza in carrozzina e sabato 8 luglio 2023 sono andata al concerto di Ultimo presso lo stadio Olimpico di Roma. I miei mi avevano regalato non uno bensì 3 biglietti Prato Gold (immaginate il costo). Come ci spettava, quindi, ci hanno fatto accedere al Prato Gold dandoci anche il braccialetto di riconoscimento e i vari gadget della serata (si capisce che ero sul prato dalle mattonelle blu che coprivano l'erba), io davvero ero al settimo cielo. Non riuscivo a credere che da lì a poco avrei visto il mio cantante preferito di sempre a pochi metri di distanza da me".

Le lacrime per lo spostamento

Dopo queste prime foto in cui si vede la ragazza stare nel prato, arriva l'immagine delle lacrime: "Ora vi chiederete il perché di queste lacrime? La risposta non è ‘di felicità' ma di dolore, perché per l'ennesima volta mi sono sentita dire la frase: ‘Tu no, sei disabile, devi spostarti', così non solo vengo discriminata, ma mi sono anche ovviamente rovinata il concerto che aspettavo di rivivere da un anno". La ragazza ha spiegato che il motivo ufficiale è stato quello delle "questioni di sicurezza", ma non ci ha creduto perché lo scorso anno, spiega, a Manuel Bortuzzo era stato permesso di arrivare fin sotto al palco, anzi "ancora più vicino al prato gold e perciò anche molto più rischioso. La verità è che al giorno d'oggi noi poveri ragazzi in carrozzina veniamo confinati e trattati come degli scarti della natura a meno che tu non abbia fatto qualche programmai tv".

La maglia regalata

A quel punto Vaira ha dovuto spostarsi e, per tentare di consolarla, una persona dell'organizzazione le ha regalato una maglia ufficiale dello staff, ma senza ottenere l'effetto desiderato: "Per scusarsi dei loro modi da animali durante il concerto è arrivato questo signore regalandomi la maglia ufficiale dello staff di Ultimo record (pensando di poter riparare ciò che fosse appena avvenuto). SPOILER: ovviamente non ha avuto l'effetto sperato questo grande gesto. Io non voglio vivere in un mondo che ci tratta ancora così. La situazione deve cambiare e questo è solo il primo passo per farlo".

L'uscita difficile dall'Olimpico

Nei commenti qualcuno le ha fatto presente che, in effetti, solitamente esistono delle pedane ad hoc per permettere alle persone con disabilità di poter assistere al meglio a un concerto, proprio per motivi di sicurezza. Irene, dando ragione al commento, ha aggiunto, però, che la sicurezza è venuta meno quando si è trattato di dover uscire dallo stadio. La ragazza ha spiegato di essersi trovata travolta dal pubblico che usciva e che solo quando ha gridato per chiedere spazio, gli altri fan – non chi era addetto alla sicurezza – hanno creato una sorta di corridoio umano per permetterle di passare senza problemi. L'ultima storia è quella in cui dimostra che lo scorso anno, sia al San Nicola di Bari che al Maradona di Napoli ha potuto godersi il concerto dal prato, senza che nessuno le chiedesse di spostarsi. In tanti, nei commenti alle varie storie sulla piattaforma, stanno taggando Ultimo per fargli conoscere questa storia. Chissà che non ci sarà un lieto fine.

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