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Una band ucraina ha trasformato London Calling dei Clash in un canto partigiano

Nelle ultime ore, la band punk ucraina Beton ha rivisitato “London Calling” dei Clash, trasformando in un canto partigiano dal titolo “Kyiv Calling”.
A cura di Vincenzo Nasto
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Copertina di "Kyiv Calling" dei Beton, 2022
Copertina di "Kyiv Calling" dei Beton, 2022

La resistenza musicale si sta facendo spazio in questa nube tossica che attraversa l'Ucraina nell'ultimo mese, un buio assoluto che ha costretto il suo popolo a resistere all'invasione di un paese quanto mai vicino geograficamente. Il mondo della musica sempre di più sta sostenendo l'idea di pace nel conflitto con la Russia, ma il fuoco e le fiamme nelle città dell'Est Europa non ha lasciato indenni gli artisti del paese. Tra questi anche la band punk ucraina Beton, che nelle scorse ore, dopo la benedizione dei Clash, ha riprodotto uno dei classici della discografia della band punk inglese: "London Calling" si è infatti trasformata in "Kyiv Calling".

Il brano della band ucraina prende chiaramente ispirazione dalle parole di Joe Strummer, che nel 1979 rifletteva la preoccupazione del mondo su un possibile scontro nucleare, alludendo all'incidente avvenuto a Three Mile Island nel marzo di quell'anno: nella contea di Dauphin, in Pennsylvania, ci fu una parziale fusione del nocciolo avvenuto nella centrale nucleare sull'omonima isola. Questa volta invece i tre membri dei Beton hanno voluto inviare un messaggio alla propria popolazione e a quelle vicine per una richiesta di sostegno internazionale, tra cui anche un appello alla Nato. Il brano, come dichiarato dalla band, è diventato un canto partigiano a cui riferirsi, e tutti i proventi del brano verranno legati indissolubilmente al FURM, il Movimento di Resistenza dell'Ucraina Libera.

I membri della band di Beton, Bohdan Hrynko, Oleg Hula e Andriy Zholob, hanno registrato Kyiv Calling in uno studio a Leopoli la scorsa settimana, pubblicando insieme al brano anche un video ufficiale. Nella registrazione video amatoriali girati da colleghi e persone vicino alla band, vittime degli attacchi nelle zone nevralgiche del conflitto come Kharkiv e Kiev. Ma non solo, perché i tre musicisti stanno giocando un ruolo fondamentale anche nell'aspetto pratico della battaglia: il cantante Zholob è un medico di guerra, mentre il batterista Hrynko e il bassista Hula sono entrati a far parte delle forze di difesa.

Non tutti hanno però visto di buon occhio l'operazione musicale condotta dalla band, con alcuni artisti del passato che hanno denunciato un passato politico torbido alla band. Come ha sottolineato il cantautore britannico 64enne Billy Bragg, la band aveva sui propri profili social delle foto che richiamavano una posizione politica legata all'estrema destra nazionalista, con riferimento al politico Stepan Bandera, che nel corso della seconda guerra mondiale collaborò con i nazisti: è stato nominato eroe nazionale nel 2010. Bragg ha chiesto spiegazioni sui social alla band, che ha affermato l'integrità dell'eroe nazionale, e soprattutto ha raccontato il motivo della scelta musicale: "Abbiamo registrato il pezzo perché amiamo i Clash e le loro posizione su resistenza e oppressione. Proprio come loro, siamo antifascisti e antirazzisti". Nel frattempo, sono scomparsi dai loro profili tutti i riferimenti al politico ucraino, incluse alcune foto in cui la band indossava delle magliette con scritto sopra "Banderas".

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