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Ultimo: “Il governo non dà peso alla musica e all’arte, poi ci chiedono di cantare sul web”

Ultimo torna a parlare sui social con un lungo sfogo sull’inevitabile cancellazione del suo tour negli stadi, lamentando la scarsa chiarezza del governo nei confronti dello spettacolo dal vivo e della musica in generale: “Non canterò in qualche diretta o in tv, credo nel silenzio di chi sa aspettare”.
A cura di Valeria Morini
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Ultimo torna a parlare sui social, commentando l'inevitabile cancellazione del suo tour di concerti previsto per l'estate 2020 in diversi stadi e lanciando una frecciatina al governo, per la scarsa chiarezza riguardo al futuro dello spettacolo dal vivo. Il cantante ha spiegato perché ultimamente appare poco sulle sua pagine ufficiali, in questo momento così delicato alle prese con la pandemia.

Oggi avremmo dovuto iniziare le prove per i 15 stadi. Questa situazione ha spazzato via ogni nostra ambizione. Sono stato un anno a prepararmi fisicamente, mentalmente e vocalmente. Ora? Ora si parla di distanziamento sociale e di numeri contingentati. Argomenti così crudi.

La critica di Ultimo al governo

"Ricevo molti messaggio sul fatto che io non mi esponga sulla vicenda", spiega Ultimo, "In effetti avete ragione. Io non so fare quello che vi supplica di indossare la mascherina o di stare attenti ai contatti fisici. Per quello ci sono già troppi in TV ed io non ho le carte in regola per risultare credibile dicendolo". Poi, ha continuando parlando dell'annullamento delle date, criticando

Il tour sarà rinviato, probabilmente al 2021, ma il motivo di un ritardo della comunicazione non dipende né da me, né dalla mia agenzia dei concerti. Dipende dal governo che forse non dà il giusto peso ed importanza alla musica e all'arte in generale.

Perché Ultimo non partecipa ai concerti sul web e in tv

Ultimo ha spiegato di non essere interessato a partecipare a concerti sul web in questi di mesi di pandemia: "Poi però ci chiedono di cantare su Instagram o in qualche trasmissione per alleviare il dolore della gente, ma noi siamo la gente. Almeno, io mi colloco tra voi, tra noi. Non canterò in qualche diretta o in qualche trasmissione per dimostrare quanto sia bella la musica che unisce le anime nostre. No. È una scelta menefreghista? No. Il contrario. Io credo nel silenzio di chi sa aspettare. Non ho bisogno di ricordarvi che esisto con qualche video o foto postata. Io sono a casa mia e scrivo, perché è quello che so fare".

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