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Tuyo, la sigla cult di Narcos, si veste di napoletano grazie agli ‘A67

È cominciata la quarta stagione di Narcos, la serie sui cartelli di droga diventata in breve tempo un cult. Quest’anno la serie si sposta in Messico, ma da qualche settimana la sigla, “Tuyo”, diventato già un piccolo classico si è trasferita un po’ a Napoli: gli ‘A67, infatti, ne hanno fatto una versione partenopea benedetta da Rodrigo Amarante.
A cura di Francesco Raiola
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Da qualche giorno è disponibile su Netflix la quarta stagione di Narcos, la serie sui traffici di droga che per questo nuovo appuntamento si sposta in Messico, raccontando la storia dei cartelli del Paese, combattuti da Enrique Camarena detto "Kike" o "Kiki", un poliziotto americano, cresciuto professionalmente negli Stati Uniti e al servizio della DEA che assestò colpi importanti i cartelli messicani a metà degli anni 80, pagando questa sua battaglia con la vita e con una morte la cui crudezza risvegliò alcune coscienze: una storia che, come spiega la voce narrante, all'inizio non era fatta coi carrarmati e di cui non si conosce ancora la fine.

Tuyo, un instant classic

La serie di Netflix, che ha raccontato la storia di Pablo Escobar e dei cartelli colombiani prima e quella messicana, appunto, in questa nuova stagione, ha tenuto incollate milioni di persone in tutto il mondo e si è caratterizzata anche per una sigla che è diventata a suo modo un piccolo cult. "Tuyo", infatti, che fa da colonna sonora alle immagini della sigla è un'intuizione del cantante brasiliano Rodrigo Amarante che ha condensato in un paio di minuti tutto il mood della serie, facendo diventare in pochissimo tempo questa canzone un instant classic per gli appassionati di serie tv e non solo.

La versione di Daniele Sanzone

Che il Brasile e il Sud Italia siano musicalmente molto vicini non lo dice chi scrive, ma lo dicono anche vari artisti (basti chiederlo a uno come Stefano Bollani) che sottolineano la capacità di riuscire a tenere insieme tante anime. Forse è questo il motivo – oltre all'amore personale per la canzone, ovviamente e anche i natali della bisnonna di Amarante – che ha fatto decidere a Daniele Sanzone e ai suoi A67 di tentare una rilettura in chiave partenopea della canzone di Amarante. Prodotto da Massimo D'Ambra, e con la benedizione del cantante brasiliano, Tuyo è stata riletta completamente in napoletano: "Ci siamo innamorati della serie – spiega la band – e della sua colonna sonora. Un brano che per passione e atmosfera poteva essere una canzone napoletana, da qui l’idea di adattarla nella nostra lingua madre.” Il destino ha voluto che durante le registrazioni, il cantante della band, conoscesse personalmente Rodrigo Amarante, che ha apprezzato la versione napoletana di Tuyo, e con cui è nato subito un grande feeling. Il video in bianco e nero della canzone, regia di Andrea Ranalli, è stato girato all’interno della vela rossa di Scampia" spiega il cantante della band napoletana.

Il nuovo album degli ‘A67

Il singolo ha anche un video, girato da Andrea Ranalli a Scampia, luogo molto caro alla band: "Ci piaceva l’idea – continua la band – di portare un po’ di poesia in un luogo diventato simbolo di degrado e criminalità. Provare a raccontare, con le immagini, la normalità di chi vive il nostro quartiere". E così è uscita questa versione che è anche il secondo singolo del nuovo album che uscirà nel 2019 ed è stato anticipato dal singolo "Il male minore" che li ha visti collaborare con Caparezza e prodotta da Gigi Canu dei Planet Funk.

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