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Travis Barker dei Blink 182 torna a volare a 13 anni dall’incidente aereo da cui sopravvisse

Travis Barker dei Blink 182 ha ripreso l’aereo a 13 anni dall’incidente mortale a cui scampò anni fa ma che fece 4 morti e che gli lascio ustioni di terzo grado su più della metà del corpo. Non deve essere stato semplice per il batterista della band americana ritornare a volare su un aereo dopo la tragedia che l’ha colpito 13 anni fa.
A cura di Redazione Music
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Travis Barker (Photo by Rodin Eckenroth/Getty Images)
Travis Barker (Photo by Rodin Eckenroth/Getty Images)

Travis Barker dei Blink 182 ha ripreso l'aereo a 13 anni dall'incidente mortale a cui scampò anni fa ma che fece 4 morti e che gli lascio ustioni di terzo grado su più della metà del corpo. Non deve essere stato semplice per il batterista della band americana ritornare a volare su un aereo dopo la tragedia che l'ha colpito 13 anni fa, portandolo a evitare di volare per così tanto tempo. In quell'incidente aereo avvenuto nel 2008, il musicista morirono quattro persone, il suo assistente Chris Baker, la guardia del corpo Charles Monroe Still Jr. e i piloti Sarah Lemmon e James Bland, mentre oltre a Barker sopravvisse anche DJ AM (Adam Goldstein) che sarebbe morto di overdose l'anno successivo.

TMZ ha mostrato le immagini di Barker in aeroporto assieme alla compagna Kourtney Kardashian, a Kris Jenner e Corey Gamble, pronti per salire su un jet privato per andare a Cabo, in Messico. Stando a quanto riporta il sito Barker – che già prima dell'incidente aveva paura di volare – avrebbe fatto un'ora di ritardo, ma i motivi non sono conosciuti. Già nei mesi scorsi il musicista che porta sul suo corpo i segni di quell'incidente, aveva messo in cantiere l'ipotesi di tornare a volare. In un tweet pubblicato lo scorso 25 giugno, infatti, Barker scrisse che sarebbe potuto tornare a volare ancora, come aveva confermato in un'intervista a Men's Health.

Nell'intervista aveva spiegato anche di come quell'incidente lo abbia portato a ripulirsi completamente dalle dipendenze: "Le persone chiedono sempre cose tipo, ‘Sei andato in riabilitazione?'. E io dico, ‘No, ho avuto un incidente aereo.' Questa è stata la mia riabilitazione. Perdere tre dei tuoi amici e rischiare di morire? Questa è stata la mia sveglia. Se non fossi stato coinvolto in un incidente, probabilmente non avrei mai smesso". Barker ha spiegato, poi, il perché aveva deciso di riprovare a volare: "Ci sono un milione di cose che potrebbero accadermi. Potrei morire sul mio skateboard. Potrei avere un incidente d'auto. Potrei farmi sparare. Potrebbe succedere di tutto. Potrei avere un aneurisma cerebrale e morire. Allora perché dovrei avere ancora paura degli aeroplani?"

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