Trava dj nel video Tranne te di Fabri Fibra: una storia fatta di coincidenze
C'è una coppia che non ti aspetti: il giornalista italiano Marco Travaglio e Fabri Fibra. Più volte il rapper di Senigallia si è detto totalmente innamorato del giornalista del Il Fatto Quotidiano, tanto da definirsi suo groupie. I due si sono anche incontrati durante una sorta di "intervista doppia" sulla rivista Rolling Stones agli inizi di novembre del 2010, all'inno di "Svegliati Italia!", in cui si sono felicemente confrontati su alcuni argomenti che stavano a cuore a entrambi. Nell'idilliaco incontro hanno parlato di Borsellino, della condizione politica in Italia, e Fabri Fibra ha rivelato al giornalista di aver dedicato un pezzo di una sua canzone proprio al giornalista Marco Travaglio.
Nella canzone "Qualcuno è normale?", incisa un mese prima del loro incontro nelle stanze della redazione del Rolling Stones, infatti, il rapper fa un elenco di cose e proprio nelle prime strofe ha citato Marco Travaglio, in una sorta di equazione: Cammino sempre con le spalle al muro, è scomodo. Come un politico sta con Marco Travaglio. Fabri Fibra ha definito questa canzone come tipica espressione della Controcultura (a cui ha dedicato anche un omonimo tour l'anno scorso, dal titolo "Controcultura tour"): "tutto ciò che non è cultura dominante, ciò che non ha una bella immagine ma che ha un bel contenuto"; in pratica ha descritto il modus operandi di entrambi nei rispettivi ambiti, musica e giornalismo.
Insomma le ammirazioni da parte di Fabri Fibra non mancano, ma dev'essere la stessa cosa anche per Marco Travaglio, che ha dimostrato di apprezzare il rapper, di cui si può dire che ne conosca abbastanza bene l'ambiente, visto che suo figlio Alessandro Travaglio, classe 1995, è un aspirante rapper/dj/ballerino di break dance, così bravo da comparire nel video-tormentone "Tranne te" di Fabri Fibra.
Decisamente una scelta in controtendenza del figlio di uno dei giornalisti italiani più apprezzati. Semmai Alessandro Travaglio avesse voluto entrare nel mondo del giornalismo, se avesse avuto velleità giornalistiche, avrebbe potuto sicuramente contare su una guida, un appoggio più che solido del padre Marco.
Ma così non è stato, e Alessandro Travaglio, che negli ambienti hip-hop si fa chiamare Trava dj ha deciso di intraprendere la dura strada del musicista di questo genere musicale, che in Italia trova uno spazio ancora limitato. Ma il giovane non si arrende, è di stoffa dura ed è appena agli inizi della sua carriera da artista completo hip-hop. Notevole il fatto che abbia già all'attivo un singolo, dal nome Bomboclat (che in lingua giamaicana significa "spacca troppo") e in questi giorni ha pubblicato un suo nuovo mixtape da 12 tracce, dal titolo Mille Miglia.
Ma com'è iniziata la carriera di questo giovanissimo artista? Nato 16 anni fa, Trava Dj ha partecipato l'anno scorso come ballerino nel video Tranne te di Fabri Fibra, nelle vesti di un b-boy. Da quel momento in poi, da improvviso protagonista del video di una delle canzoni cult di quest'estate (c'è anche chi ha fatto una parodia di Tranne Te) tutto il suo percorso artistico è in salita, escludendo alcune critiche e commenti molto probabilmente infondati. C'è di vero che il giovane Alessandro (che dal suo profilo facebook cita tra i suoi artisti preferiti Marracash, Gabry Ponte e tanti altri) si è dovuto da subito difendere dalle accuse di essere "figlio di".
E' dura la vita per i cosiddetti "figli di", che spesso trascorrono l'intera esistenza cercando di dimostrare di non essere raccomandati. Riportiamo le parole di alcuni utenti del sito di Vanity Fair, che hanno così commentato la presenza a dir poco "sorprendente" del figlio di Marco Travaglio nel video-tormentone "Tranne Te": "Travaglio fa le guerre sulle raccomandazioni e poi è il primo a farsi fare favori. Figlio raccomandato e per lo più incapace" e ancora "trovo estremamente triste l'idea che l'uomo che stimo di più in questo panorama culturale desolato e desolante si pieghi alle più bieche logiche del sistema che combatte alacremente ogni giorno", ma c'è anche chi lo difende, affermando: "Dategli tempo. Se vale davvero qualcosa lo vedremo tra un po' di tempo. Ma per ora TACETE".