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“Trascinato in strada e sparato in testa”: i talebani hanno ucciso il cantante Fawad Andarabi

Si è consumata negli scorsi giorni l’ennesima esecuzione nei confronti di un personaggio dello spettacolo afghano, il musicista folk Fawad Andaradabi, ucciso in strada con un proiettile alla testa, dopo esser stato trascinato fuori da casa sua. La sua esecuzione segue quella del comico Khasha Zwan.
A cura di Vincenzo Nasto
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Annunciato dall'ex ministro dell'interno afghano Masoud Andarabi con un tweet, ha fatto molto discutere il modo in cui i talebani hanno brutalmente ucciso Fawad Andarabi. L'uomo era uno dei musicisti più famosi nel paese, soprattutto per l'utilizzo di strumenti musicali caratteristici e per canti che narravano la storia del popolo. Una delle ultime immagini dell'uomo è stata pubblicata dall'ex ministro dell'interno, dove si vede Andarabi seduto su un tappeto sul prato di una valle montana, mentre canta e suona, accompagnato da un ragazzo. Nel frattempo, sono arrivate le parole del figlio, che si è detto sorpreso della scelta dei talebani di attaccare il padre, anche se negli ultimi giorni, dopo l'annuncio di non poter far più risuonare in pubblico la musica sul territorio afghano, era cambiato l'atteggiamento nei confronti di Andarabi da parte dell'esercito talebano.

Le ultime immagini disteso su un prato

"La brutalità dei talebani continua ad Andarab. Oggi hanno brutalmente ucciso un cantante folcloristico, Fawad Andarabi, che stava semplicemente portando gioia in questa valle e alla sua gente. Come qui dove canta della nostra bella vale, terra dei nostri padri. Non ci sottometteremo alla brutalità dei talebani". Sono queste le parole che ufficializzano la morte di Fawad Andarabi, cantante noto in tutto l'Afghanistan, che negli scorsi giorni ha perso la vita dopo una tremenda esecuzione in strada. A renderlo noto è stato l'ex primo ministro dell'interno afghano Masoud Andarabi, che su Twitter ha mostrato una delle ultime riprese musicali dell'artista, disteso su un prato suonando il ghichak, un liuto ad arco, con il suo collaboratore. Nel frattempo, il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha promesso un’inchiesta senza però fornire altre indicazioni, dopo che nei giorni precedenti all'esecuzione, i talebani avevano già frequentato la casa dell'uomo, perquisendola e bevendo thé con il musicista.

L'esecuzione e il proibizionismo musicale

A mostrare la sua rabbia per l'esecuzione non è solo l'ex ministro dell'interno Masoud Andarabi, ma anche il figlio del musicista Jawad, che ha rilasciato una dichiarazione all'Associated Press, descrivendo anche il modo in cui l'uomo era stato ucciso ad Andarab, nella parte meridionale della provincia di Baghlan: "Lo hanno trascinato in strada e gli hanno sparato alla testa. Lui non aveva fatto nulla, era solo un cantante che intratteneva le persone". Nel frattempo, in un'intervista al New York Times, dopo aver promesso l'apertura di un'inchiesta per capire i motivi dell'esecuzione del cantante, il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha riferito: "La musica è proibita nell'Islam, ma speriamo di poter persuadere le persone a non fare queste cose".

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