Tornano i Take That con “These Days”, ma ormai sono rimasti in tre
Jason Orange ha lasciato il gruppo e lo ha annunciato pochi giorni fa con un comunicato ufficiale pubblicato sul sito dei Take That, con tanto di ringraziamento e in bocca al lupo dei compagni, mentre Robbie Williams ha lasciato definitiva,mente la band – per la seconda volta – nel 2010, dopo la pubblicazione e i record dell'album "Progress", ma nonostante ciò la band va avanti. Da venerdì, infatti, è possibile ascoltare in radio il loro ultimo singolo "These Days", antipasto che lancia il nuovo album di studio "III" che uscirà il 2 dicembre e sarà il settimo firmato con il nome della band. Un nome che è stato un simbolo degli anni '90 e ormai un brand, indipendentemente dal fatto che ormai i Take That siano rimasti in tre: Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald, che non a caso cantano assieme questo nuovo singolo. Un album che promette un sound che non si discosta molto da quello che li ha resi una delle band di punta – sicuramente commercialmente – degli anni '90, distaccandosi leggermente da quello degli ultimi 3. Vedremo, visto che manca poco alla pubblicazione.
A 24 anni dalla formazione e 22 dal primo album "Take That & Party" la band torna per la prima volta in formazione ridotta, con tanto di benedizione di Orange, l'ultimo a mollare: "All'inizio di quest'anno, con piena consapevolezza e con la mia benedizione, i ragazzi hanno iniziato a lavorare a nuovo materiale. Non c'è stato alcun litigio, solo la decisione da parte mia che non avrei più voluto fare questo" e per l'occasione si sono serviti dell'aiuto dei produttori Greg Kurstin (Lana Del Rey, Ultraviolence, Lykke Li, Katy Perry), John Shanks e Stuart Price (Take That, Madonna, The Killers) e Jeff Lynne (ELO, Paul McCartney, Regina Spektor, Tom Petty).
Sarà, verosimilmente, molto difficile bissare l'incredibile successo di "Progress", che, nel 2010, fu un ritorno attesissimo, in formazione completa, spinto, quindi, anche dalla voglia di rivedere nel gruppo Robbie Williams, l'unico che è riuscito a diventare una star mondiale anche da solista. L'album, infatti, vendette circa 235 mila copie nel giorno della pubblicazione solo in Inghilterra, risultando secondo, nella storia, solo a "Be Here Now" degli Oasis nel 1997 e contribuendo agli oltre 30 milioni di album venduti nella propria storia dalla band.