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Thomas Bangalter dei Daft Punk ha rivelato i motivi della separazione: “Non volevo essere un robot”

Thomas Bangalter, ex fondatore dei Daft Punk, a margine della presentazione del suo progetto solista Mythologies, ha spiegato i motivi della separazione del duo.
A cura di Vincenzo Nasto
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Daft Punk, foto di LaPresse
Daft Punk, foto di LaPresse

Lo scorso 22 febbraio 2021 si chiudeva una delle epoche musicali più importanti nella musica elettronica: Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter, fondatori dei Daft Punk, annunciavano la fine del gruppo e la relativa separazione. 28 anni di musica scanditi nell'ultima scena da un video dal titolo Epilogue, estratto da Electroma del 2006, in cui una delle due figure si autodistrugge, lasciando camminare l'altro da solo. Due anni dopo, lo stesso Bangalter, in un'intervista alla BBC ha rivelato i motivi della separazione del duo francese, in attesa della pubblicazione del suo primo progetto solista Mythologies, in uscita il prossimo 7 aprile.

Il viaggio con i Daft Punk e il rapporto con la tecnologia

Thomas Bangalter, in un'intervista che ha attraversato i 28 anni del duo elettro-pop francese, ha rivelato i motivi della separazione, in cui entra anche il confronto con la tecnologia e la narrazione science, a cui dettagli visivi come il casco, hanno contribuito ad accrescere negli anni. È proprio la tecnologia il fulcro narrativo che ha impedito il proseguio della band, come rivela Bangalter, intervistato dalla BBC: "Daft Punk è stato un progetto che ha offuscato il confine tra realtà e finzione con questi personaggi robotici. È stato un punto molto importante per me e Guy-Man non rovinare la narrazione mentre stava accadendo. È stato un viaggio, un'esplorazione, direi, partito dalle macchine ma alla fine cercavamo di allontanarci dalle stesse. Amo la tecnologia come strumento, ma sono, in qualche modo, terrorizzato dalla natura del rapporto tra le macchine e gli esseri umani".

Bangalter: "L'ultima cosa che vorrei essere nel 2023 è un robot"

Bangalter ha anche raccontato i motivi per cui la separazione dal duo, lo ha portato a nuove conoscenze, soprattutto nell'ottica della pubblicazione del suo primo progetto solista Mythologies, in uscita il prossimo 7 aprile. La decisione di buttare via i caschi sarebbe arrivata dopo la presa di coscienza del duo di allontanarsi dalla tecnologia, per vivere anche in maniera serena anche il dietro le quinte del mercato musicale, inaccessibile in questi anni per la segretezza dei loro personaggi. A questo si unisce la preoccupazione nel rapporto tra musica e tecnologia: "Le mie preoccupazioni sull'ascesa dell'intelligenza artificiale vanno oltre il suo utilizzo nella creazione di musica. Considero quasi il personaggio dei robot come un'installazione artistica di Marina Abramović che è durata 20 anni". Al termine dell'intervista, riassumendo il suo pensiero sulla figura uomo-robot, rappresentata negli ultimi 18 anni con i Daft Punk, Bangalter ha concluso: "Per quanto ami questo personaggio, l'ultima cosa che vorrei essere, nel mondo in cui viviamo, nel 2023, è un robot".

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