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The Dark Side of The Moon fa 40 anni, i Pink Floyd lanciano #DarkSide40

L’album più bello della storia della musica compie 40 anni e i Pink Floyd lo festeggiano con i propri fan con l’hashtag #DarkSide40 ed una home speciale sul sito ufficiale.
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L'album più bello della storia della musica compie 40 anni e i Pink Floyd lo festeggiano con i propri fan con l'hashtag #DarkSide40 ed una home speciale sul sito ufficiale.

Una grande festa che unirà i Pink Floyd ai fan di tutto il mondo per i 40 anni dell'uscita di The Dark Side Of The Moon. Un disco epico che non dimostra l'età che ha, ancora oggi acquistato, ascoltato, prestato. Tramandato di generazione in generazione, è ancora viva la fiamma della band inglese che, proprio con quest'album, impressero il loro nome nella storia. Fu infatti il loro primo album a raggiungere la vetta anche negli Stati Uniti, restando per 741 settimane nella Billboard Top 100, in Uk invece sono 30 gli anni di permanenza. In accordo con la Emi Music, il loro sito ufficiale vivrà per un giorno di foto, ricordi dei fan postati via twitter utilizzando l'hashtag #DarkSide40. Ma c'è di più, perché a partire dalla mezzanotte del 24 marzo, sulla home del sito ci sarà una grande luna che, all'aumentare dei tweet che arriveranno, tornerà a mostare il proprio lato oscuro.

Il miglior album della storia. Considerato universalmente, da critica e pubblico, come il miglior lavoro della storia della musica, The Dark Side of the Moon nacque dopo un lungo lavoro del gruppo che, abbandonati i lunghi "instrumental" del periodo Barrett, svoltarono verso una musica più concreta ed intrisa di filosofia. L'invecchiamento, l'avarizia, la morte, l'infermità mentale sono alcuni dei temi trattati nei brani che, nel loro complesso, rappresentano tutti gli stadi della vita umana. Per questo i battiti cardiaci all'inizio e alla fine dell'album, Roger Waters parlerà di "empatia". Dalla mondanità futile di Speak to me a Breathe alla vita stressata di On the Run, da Time un monito contro chi spreca il proprio tempo prezioso alla solitudine di Breathe (Reprise). The Great Gig in The Sky chiude il Lato A del 33 giri con una domanda "universale": Hai paura della morte?

Money, prima traccia del lato B. Consumismo, avarizia, ricchezza, superficialità, i temi dei quali la canzone si prende gioco, aprendo con un registratore di cassa ed il tintinnio delle monete. E', ad oggi, il singolo, tratto dall'album, che ha venduto di più in worldwide. La straniante Us and them analizza i rapporti personali nella dicotomia "noi" e "loro", Brain Damage è il racconto di una malattia mentale, quella di mettere fama e successo come obiettivi primari di un'esistenza. Splendido, nel testo, il riferimento chiaro a Syd Barrett ("And if the band you're starts playing different tunes"). Il disco, composto di dieci opere a se' stanti in un concept immenso, termina con Eclipse. La batteria introduce il tema di Brain Damage, è la perfetta metafora dell'uomo che rovina il "perfect match" con l'ambiente in cui vive.

Tutto ciò che fai, tutto ciò che ti circonda sotto il Sole è in sintonia, ma il Sole è eclissato dalla Luna.

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