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Testo, video e significato di A fari spenti, Elodie e la natura evanescente degli amori estivi

Elodie ha presentato nelle scorse ore il nuovo singolo A Fari Spenti, prodotto da Marz e Zef e scritto per lei da Elisa, con il video ufficiale diretto da Luca e Alessandro Morelli. Qui testo, video e significato della canzone.
A cura di Vincenzo Nasto
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Elodie (credit The Morelli Brothers).jpg
Elodie (credit The Morelli Brothers).jpg

Il 2023 di Elodie sembra non esser ancora terminato: la cantante romana ha infatti pubblicato nelle scorse ore il nuovo singolo A fari spenti. Il brano, prodotto da Marz e Zerf e scritto da Elisa, rappresenta un esperimento diverso della giovane interprete, in cui l'evanescenza della sua voce, della sua immagine nel video ufficiale e dei suoi ricordi, apre lo spiraglio a una nuova lettura. L'arrivo di settembre si fa sentire anche nel racconto di Elodie, che taglia i legami del passato e corre, come nel video ufficiale, in una nuova direzione. Esemplificativa è la strofa in cui canta: "Settembre di te cosa mi rimane? Perché sono ancora nostre le nostre promesse mai rese?". Qui il testo, il video e il significato di A fari spenti.

Il testo di A fari spenti

Il cuore si muove
Non cerca ragione
La mente s’illude
E cambia le cose

Settembre e sono più dolci le onde
La luce riflessa sul mare
Settembre ti cambia l’umore
E sento ancora addosso le tue ma-

E sento ancora addosso le tue mani
Ti vedo mentre guidi a fari spenti
Vite fragili come origami
Ed era tutto lì in quei pochi istanti
Il mistero di cercarsi

Non sono una delle
Tue donne deluse
Settembre nessuno ti serba rancore

Nella stanza un beat che rimbalza
Il sex appeal si mastica
Roulette russa, pelle che scotta
L’aria si fa elettrica
Occhi chiusi, tutto che gira
La tua bocca luccica
Luce brilla nella pupilla
Il tuo sguardo domina

E sento ancora addosso le tue mani
Ti vedo mentre guidi a fari spenti
Vite fragili come origami
Ed era tutto lì in quei pochi istanti
Il mistero di cercarsi

Settembre di te cosa mi rimane?
Perché sono ancora nostre
Le nostre promesse mai rese?

E sento ancora addosso le tue mani
Ti vedo mentre guidi a fari spenti
Vite fragili come origami
Ed era tutto lì in quei pochi istanti
Il mistero di cercarsi

Nella stanza un beat che rimbalza
Il sex appeal si mastica
Roulette russa, pelle che scotta
L’aria si fa elettrica
Occhi chiusi, tutto che gira
La tua bocca luccica
Luce brilla nella pupilla
Il tuo sguardo domina

Notte densa, manto di stelle
La tua mente criptica
La mia gamba dondola
La mia gamba dondola

Il video di A Fari Spenti

Il video di A fari spenti di Elodie, il nuovo singolo pubblicato nelle scorse ore e in tendenza su YouTube, è stato diretto dai Morelli Brothers, aka Luca e Alessandro Morelli. Il cortometraggio è stato realizzato in tre ambienti: si parte dallo strato d'acqua da cui Elodie, a cui sono state montate lenti a contatto azzurre, riemerge e rappresenta la bellezza efebica che resuscita. Da lì, viene mostrata Elodie distesa su un manto di nebbia intenta a eseguire una coreografia, mentre distogliendoci dai colori neutri che esaltano il viso e il corpo di Elodie, si passa al contesto urbano. È lì che Elodie, indossando una parrucca nera, corre attraverso alcune gallerie, alla ricerca della propria immagine candida, che trova alla fine del video. In un cerchio che si chiude, Elodie scompare di nuovo nell'acqua da dove era riemersa all'inizio del video.

Il significato di A fari spenti

Scritta da Elisa con la produzione di Marz e Zef, A fari spenti rappresenta un nuovo capitolo musicale della cantante romana. Un processo a cui si lega l'evanescenza della sua immagine, correlata a quella del tempo che passa, che Elodie cerca di rinchiudere attraverso immagini vivide. L'arrivo di settembre sembra riequilibrare tutti gli aspetti incontrollabili dei mesi appena passati, lasciando però le immagini di ciò che non si è realizzato, come quando canta: "Settembre di te cosa mi rimane? Perché sono ancora nostre le nostre promesse mai rese?". Elodie riesce a descrivere, nelle strofe finali, anche le immagini di ciò che è accaduto nei mesi precedenti, fotografando la passione di un rapporto, ormai capitolato: "E sento ancora addosso le tue mani, ti vedo mentre guidi a fari spenti. Vite fragili come origami ed era tutto lì in quei pochi istanti, il mistero di cercarsi".

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