Testo e significato di Chiamami dei Coma Cose, la fiducia nell’altro e quel mare da riempire
I Coma_Cose sono ritornati e lo hanno fatto dopo il successo del Festival di Sanremo con "Fiamme negli Occhi". Quasi due anni dopo ritornano con un nuovo brano, pubblicato lo scorso 7 ottobre, dal titolo "Chiamami". Il singolo apre le porte del prossimo album della coppia formata da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano, che sui social ha voluto raccontare la nuova direzione, anche attraverso un'iniziativa col pubblico: i fan si sono ritrovati in Largo La Foppa a Milano di fronte a una cabina telefonica allestita per l’occasione, dove hanno potuto ascoltare la canzone in anteprima. Tolte le cuffiette è arrivata la sorpresa: i Coma_Cose hanno infatti chiamato personalmente i fan presenti, tramite la cornetta della cabina.
Il significato di Chiamami
Il nuovo brano dei Coma Cose, scritto in collaborazione con Fabio Dalè e Carlo Frigerio, rappresenta una preghiera a fare un passo in avanti, a non farsi chiudere le strade che uniscono dall'orgoglio: una richiesta esplicita di essere chiamata, compresa, di potersi affidare all'altra persona. Un brano che riesce a infondere la paura del vuoto anche grazie alle percussioni e alla chitarra, che accompagnano come tappeto musicale, il dialogo botta e risposta tra Fausto Lama e California. Il tutto può essere rappresentato nella strofa in cui Fausto Lama canta: "Ho superato le onde di un mare che a volte mi butta giù, per ritornare nel punto dove incontrarti e non c’eri più". I Coma_Cose hanno deciso di pubblicare anche il video ufficiale del singolo, che ripercorre la narrazione del brano: i due protagonisti divisi dall'immensità del mare, uniti solo dalla cornetta del telefono, che man mano accorcia le distanze, per poi finire tutto in un abbraccio.
Il testo di Chiamami
Chiamami, chiamami
magari il mondo tra mezz’ora scompare
parlami, parlami di quando il tempo lo sapevi amare davvero
cercami cercami, mi riconosci in mezzo a tutta la gente distratta
pensami pensami mentre la notte viene uccisa dall’alba e tu non ci sei
Ci siamo persi ormai ma non cambia niente
so che ritornerai come fai sempre
ho superato le onde di un mare che a volte mi butta giù
per ritornare nel punto dove incontrarti e non c’eri più
ho conosciuto le bombe, io odio l’inverno la schiavitù
ma c’eri sempre tu che mi tenevi su
Trovami trovami in una vecchia foto che ti commuove
cadimi cadimi addosso come il muro l’89 davvero
piovono piovono messaggi di propaganda sta attento a non leggerli
scriverò scrivere una canzone per gridare la parola proteggimi
ho superato le onde di un mare che a volte mi butta giù
per ritornare nel punto dove incontrarti e non c’eri più
ho conosciuto le bombe, io odio l’inverno la schiavitù
ma c’eri sempre tu che mi tenevi su
Già, come fai sempre
Mentre nascondo la rabbia lo specchio mi guarda senza pietà
mi servirebbe soltanto un abbraccio uno slancio d’umanità
ho conosciuto le bombe, lo iodio l’inverno la dignità
ma sono ancora qua, qua per dirti
Chiamami Chiamami