Testo e significato di Brooklyn, la canzone di Michele Merlo scritta con Gazzelle
La voce di Michele Merlo è tornata nelle radio italiane grazie al brano inedito che l'ex concorrente di Amici (dove gareggiò come Mike Bird), morto a causa di una leucemia fulminante il 6 giugno 2021, ha scritto assieme a Gazzelle, il cantautore romano che da pochi giorni ha pubblicato il nuovo album "Dentro". La canzone si chiama "Brooklyn" ed è stata pubblicata a quasi due anni dalla scomparsa del cantautore sulle cui cause della morte la famiglia sta portando avanti una battaglia legale per scoprire se poteva essere salvato o meno. Il brano, che è stato prodotto presso il Take Away Studios di Modena è stato pubblicato oggi 1 giugno.
Il testo di Brooklyn
Le cose iniziano e poi finiscono
ci intimoriscono, ci ho scritto un disco
ma adesso Cristo Dio
sono soltanto io
e tu compari e scompari
come uno scintillio
va bene tutto ok
va bene tutto però
te lo ricordi o no
io e te al Trastevere
come le edere
arrampicata sul muro
ma senza futuro
ma poi appassiscono
siamo rimasti lì a farlo liberi
senza più regole, senza più limiti
e fuori dalla finestra tutti piccoli
e poi un tassista sembrava il ponte di Brooklyn
ma adesso siamo una brutta giornata di neve
e le mie occhiaie nere sembrano te
e le tue labbra serie sembrano me
ma adesso siamo una brutta giornata di neve
e le mie occhiaie nere sembrano te
e le tue gambe chiuse sembrano me
sembrano me
Le cose cambiano, e poi ricambiano
ma a te non cambiano se poi io cambio
e adesso santo Dio sono soltanto io
e tu mi porti su e giù tipo parapendio
va bene tutto ok
va bene tutto però
le notti in bianco no, non me lo scordo-oh
una sigaretta sul letto, un bacio sopra l’orecchio
e poi i miei pugni lanciati sopra lo specchio
ma adesso siamo una brutta giornata di neve
e le mie occhiaie nere sembrano te
e le tue labbra serie sembrano me
adesso siamo una brutta giornata di neve
e le mie occhiaie nere sembrano te
e le tue gambe chiuse sembrano me
sembrano me, sembrano me
Il significato di Brooklyn
La canzone, che è rimasta chiusa nel cassetto per due anni, esplora i temi dell'amore, della perdita e del cambiamento e in qualche modo ricorda un po' echi proprio del cantautorato di Gazzelle. Il protagonista ricorda i momenti con la persona amata, le cose belle e quelle brutte in questa Roma che a un certo punto si trasfigura facendo diventare Ponte Sisto il Ponte di Brooklyn, con la testa che viaggia pur restando nella Capitale: "siamo rimasti lì a farlo liberi senza più regole, senza più limiti e fuori dalla finestra tutti piccoli e poi un tassista sembrava il ponte di Brooklyn".