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Teresa Guccini ispirata da Fedez: “Devo tutto ai donatori di sangue, senza di loro non sarei qui”

L’episodio di Fedez ha fatto luce sul tema delle donazioni di sangue. È successo anche a Teresa Guccini, che due anni prima ha dato alla lice il figlio Pietro e che sui social ha raccontato la sua storia: “Dopo il parto ho avuto un’emorragia gravissima, ero ad un passo dall’andarmene”.
A cura di Giulia Turco
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Teresa Guccini, figlia unica del celebre cantautore Francesco Guccini, ispirata dalla storia di Fedez ha raccontato via social la sua esperienza personale con le trasfusioni di sangue, che anche nel suo caso si sono rivelate fondamentali in un momento in cui ha rischiato la vita. A dicembre del 2022 è diventata mamma del piccolo Pietro, il primo figlio che ha reso nonno il cantautore. Nonostante un parto naturale e senza apparenti complicazioni, si è ritrovata in sala operatoria per un intervento di urgenza.

L’esperienza di Teresa Guccini e il racconto social

L’episodio di Fedez ha fatto luce sull’importante di un tema importante, quello legato alle donazioni di sangue, fondamentali per le persone che necessitano di trasfusioni immediate nel caso di importanti emorragie. È successo anche a Teresa Guccini, che due anni prima ha dato alla luce il figlio Pietro. È su Instagram che ha voluto raccontare la sua storia. “Scrivo queste righe ispirata da quanto accaduto a @fedez perché anche io senza i donatori di sangue non sarei qui a raccontare la mia storia ed è perciò doveroso ringraziarli”, racconta, sottolineando l’importanza nel suo caso di un parto in una struttura competente e preparata. “La mia è stata una gravidanza perfetta e ho fatto un parto naturale, eppure, quando ho espulso la placenta, ho avuto una emorragia gravissima stimata intorno ai 2200cc che mi ha fatto scendere l’emoglobina a 4. Avere l’emoglobina a 4 all’improvviso (il minimo è 12) significa essere ad un passo dall’andarsene”, spiega. Dopo un intervento in sala operatoria, si è risvegliata in rianimazione, dove ha finalmente potuto riabbracciare il piccolo.

Partorire a casa può essere romantico ma non penso sia una scelta saggia per il proprio bene e per quello del vostro bambino in momenti in cui i secondi fanno la differenza. Io mi sono persa i momenti più belli, quelli di quiete dopo un parto naturale, quelli in cui ci si gode il proprio bimbo sulla pancia e ci si rende conto di una nascita ma posso dire di essere stata fortunata nella sfortuna. Ringrazio ancora tutto lo staff dell’ospedale e i donatori che mi hanno permesso di raccontarvelo.

In centinaia a donare il sangue dopo la storia di Fedez

Il recente appello di Fedez a donare il sangue non è affatto caduto nel vuoto. A rivelarlo è stato il direttore generale di Avis Milano Sergio Casartelli, che ha fatto sapere che nel giro di poche ore dalle Storie di Fedez sui social, almeno un centinaio di persone avrebbero chiesto informazioni per prestarsi a donare il sangue. “Un effetto a catena che non mi aspettavo, sia sul piano delle donazioni di sangue, sia sul tema della salute mentale, che è un tema che va approfondito in maniera molto, molto seria. Sono molto contento di questo e vi ringrazio”, ha fatto sapere il rapper appresa la notizia, mentre si trova in fase di ripresa a casa, dopo la settimana di ricovero in ospedale.

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