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Stromae torna sulla crisi: “Avevo le allucinazioni, ho pensato di essere diventato pazzo”

Stromae torna a parlare della crisi che lo colpì nel 2015, dovuti anche ad effetti secondari del trattamento antimalaria che lo portarono a credere di essere diventato pazzo.
A cura di Redazione Music
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Il cantante belga Stromae (Getty Images)

A due anni dalla crisi che lo colse durante un tour promozionale in Ruanda, quando Stromae fu costretto ad annullare due concerti nel suo Paese d'origine a causa degli effetti del trattamento antimalaria a cui si era sottoposto, il cantante belga continua a soffrire dei postumi di una malattia che, spiega in un'intervista al settimanale francese Marianne, continua a non dargli tregua, e che in questi anni lo ha costretto a tornare ancora in ospedale: "Ho pochi rimpianti nella mia vita, ma se potessi tornare indietro ed evitare di prendere il Lariam, lo farei senza esitare – ha ammesso nell'intervista riferendosi al farmaco anti malaria -. A un certo punto ho cominciato a pensare di essere impazzito".

Qualche anno di pausa

Dopo la corsa a Bruxelles e lo spavento, il cantante si è preso una lunga pausa che continua ancora oggi, almeno per quanto riguarda la composizione e il rapporto con i live. Stromae, infatti, che con due album ha sconvolto la scena pop europea (dal singolo "Alors, on dance" e con l'album "Racine Carrée) dichiarò a Paris Match che stava prendendo le cose come venivano, sicuramente in maniera più leggera: "Non ho alcun progetto musicale in preparazione, ma le cose che raccontano sul fatto che non canterò più sono esagerate. Mi regalo, semplicemente, il diritto di non sapere se e quando ci sarà un altro disco. Non sono obbligato a fare nulla, ho bisogno di pensare. Ero arrivato a un punto in cui non mi divertivo più molto: troppa energia, fatica, strada, ero stremato".

Le allucinazioni dopo il trattamento antimalaria

Quello stress che assieme alle medicine lo portarono a una sorta di collasso, uno scompenso fisico che comportò anche allucinazioni: "Dopo 150 concerti, ero al limite e il mio corpo non ha sopportato quel trattamento antimalaria, portandomi anche delle allucinazioni. Pensavo di essere diventato matto, mi hanno diagnosticato uno scompenso fisico, avrei potuto fare una cazzata, non ero più in me. E oggi sono ancora sensibile agli effetti delle crisi d'ansia e m'è capitato pure di dover tornare in ospedale".

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