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Sting rende omaggio al tour manager Billy Francis, morto di cancro

Sting ha scritto un lungo status per ricordare il tour manager Billy Francis, morto qualche giorno fa di cancro. Un’amicizia lunga 40 anni, come ha scritto l’ex Police, che ha scritto di aver passato più tempo con lui che con la moglie o i figli, viaggiando tanto da poter coprire la distanza che li separa dalla luna.
A cura di Redazione Music
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Sting ha scritto un lungo status per ricordare il tour manager Billy Francis, morto qualche giorno fa di cancro. Un'amicizia lunga 40 anni, come ha scritto l'ex Police, che ha scritto di aver passato più tempo con lui che con la moglie o i figli, viaggiando tanto da poter coprire la distanza che li separa dalla luna. Un post lungo ed emozionante per il cantante: "Siamo stati amici per quarant'anni, e probabilmente ho passato più tempo con te di quanto ne abbia speso con mia moglie e i miei figli, praticamente migliaia di concerti, passando da città in città da Paese a Paese e abbastanza viaggio a lungo raggio intorno al paese che avremmo potuto raggiungere la luna e tornare indietro".

Una guida per Sting

È stato lui, scrive sempre Sting ad averli protetti per tutti questi anni, permettendogli di "non perdere un concerto, sempre sul palco all'orario in cui eravamo stati annunciati, due ore sul palco, nel van verso l'albergo in cui avremmo preso un drink poi a dormire e sveglia presto per un altro giro e un'altra destinazione". Lui che li ha portati in giro per aeroporti e stazioni ferroviarie, facendo da chioccia vera e propria con i musicisti a seguirlo ovunque andasse: "Mai nessuno in ritardo, nessuno aveva il coraggio di fare tardi, perché sapevamo che ci avresti lasciati lì se fossimo rimasti indietro".

Le parole di Sting per Billy Francis

Un uomo che non ha mai dovuto alzare la voce per farsi ascoltare, ricorda il cantante, che aveva stabilito delle semplici regole che tutti seguivano senza discutere: "E adesso ti seguiamo ancora, verso una nuova destinazione, una destinazione che nessuno di noi ha mai conosciuto, i tuoi anatroccoli obbedienti ancora una volta in fila dietro di te (…) ma senza bagagli o pesi in eccesso, solo un passaporto che dichiara una vita vissuta, una vita vissuta in pieno, di gioia, tristezza, successi (…). Non avrei potuto avere un insegnante, un fratello maggiore, protettore, mentore, confidente migliore di te. Ti voglio bene, sono immensamente orgoglioso di te e dell'amicizia forgiata in questi anni".

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