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Sinead O’Connor: “Io pagata 500 euro per tre concerti, denuncio manager e agenti”

La cantante irlandese si sfoga con un lungo post su Facebook, sostenendo di essere stata ingannata da manager e agenti, che le avrebbero fatto perdere migliaia di euro, oltre a pagarla una cifra irrisoria (peraltro non ancora ricevuta) per tre date in Germania. La O’Connor passerà alle vie legali, mentre arriva la replica di Rita Zappador dell’italiana Modus in rebus che rappresenta l’artista: “Le responsabilità sono del management, risponderemo anche noi per avvocati”.
A cura di Valeria Morini
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In tempi di pirateria e donwload illegale dilagante, si sa, la musica conta ormai soprattutto sugli incassi dei concerti e degli spettacoli dal vivo. Cosa succede, però, se gli artisti vengono pagati una miseria? È ciò che è successo a Sinead O'Connor, almeno a quanto racconta lei in un lungo e amaro sfogo pubblicato su Facebook. Pare infatti che l'artista irlandese sia stata pagata appena 500 euro per l'esibizione in ben tre serate in Germania. La O'Connor, recentemente salita agli onori delle cronache per la sua dura critica alla cover di Rolling Stone con Kim Kardashian, ha postato un'immagine che documenta l'irrisorio cachet ricevuto.

Guardate qui… Questo è quello che ho ricevuto per tre spettacoli in Germania, cinquecento euro, rispetto a quanto sono stati pagati tutti gli altri. Le ultime due cifre su questa lista corrispondono all'importo ricevuto dall'agente Rita Zappador di Modus in rebus (italiana, ndr), € 11.700.00. I 47.700.00 euro sono il totale di ciò che è stato generato dalle mie quattro ore e mezza di lavoro. Notate per favore che il documento dice "pagina 9 di 7"! Questo è il tipo di documenti ingannevoli che ci vengono forniti. Alla fine l'agente non mi ha nemmeno pagata i famosi 500. Mi hanno fatto perdere 4mila euro! Quindi il mio lavoro ha generato quasi 48mila euro ma me ne è costato 4mila. Vi prego di notare che non sono le band a organizzare queste cose, ma i business manager e gli agenti. Non ci fidiamo di loro quando ci propongono di andare in tour per avere dei guadagni. Il nostro compito è quello di scuotere il c**o e cantare bene. Compito del management è di combattere chiunque ci voglia derubare. Questo incredibile caso di negligenza mi ha messo contro tutti i membri del mio ormai ex management team. Non solo per questo, ma per diverse negligenze ancora più incredibili e rovinose, che mi sono costate centinaia di migliaia di euro che mi hanno detto illegalmente di pagare. In breve sono stato presa per i fondelli da Rita Zappador di Modus in rebus con il pieno sostegno (totalmente a mia insaputa) di Simon Napier Bell, Bjorn De Watere e della mia ormai ex commercialista. I quali avranno ora bisogno di una bella squadra di avvocati.

Come riportato da Repubblica.it, arriva la risposta di Rita Zappador di Modus in rebus:

Il mio ruolo era rappresentare la O'Connor per il mondo e Modus in rebus è la società che contrattualizza i concerti in tutto il mondo. Innanzitutto è bene specificare che il mio ruolo è di booking agent, le cui funzioni dipendono interamente dalle decisioni del management. I rapporti con l'artista, le decisioni sulle date, sulle offerte eccetera sono esclusivo patrimonio del manager. Per quanto riguarda le eventuali perdite della signora O'Connor, queste dipendono esclusivamente dalle cancellazioni dei tour da parte dell'artista, che avvengono a ridosso delle date quando costi quali voli, hotel eccetera sono già stati sostenuti. Sfortunatamente, a fronte di solidissime polizze assicurative, non venendo fornite le certificazioni mediche necessarie e previste dalle condizioni delle coperture, non è possibile ottenere i rimborsi dalle società assicuratrici stesse. Ovviamente, a fronte di una pervicace attività diffamatoria su Facebook, vedo impossibile proseguire ogni rapporto e mi tutelerò nelle sedi opportune.

Si andrà per avvocati, dunque, mentre i fan italiani della O'Connor difficilmente vedranno a breve un concerto della loro beniamina. L'unica data del suo tour, prevista lo scorso 10 maggio a Roma, è stata annullata e non ci sono notizie di sue esibizioni nel Belpaese per i prossimi mesi.

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