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Simone Cristicchi: con Genova brucia vince il Premio Amnesty Italia

Il cantautore romano si è aggiudicato l’importante riconoscimento, assegnato ogni anno al miglior brano sui diritti umani, con la canzone sui fatti del G8 2001.
A cura di Paola Ciaramella
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L’anno scorso è stata al centro di una polemica politica e ora, per lo stesso motivo, si è aggiudicata un importante riconoscimento: Genova brucia di Simone Cristicchi, canzone sul G8 di Genova del 2001, ha vinto il Premio Amnesty Italia, come miglior brano sui diritti umani pubblicato nel 2010.

Cantata per la prima volta durante il Concerto del Primo Maggio a Roma, lo scorso anno, Genova brucia ha infiammato la polemica riportando l’attenzione su “una ferita ancora aperta” nella storia del nostro Paese, come ha commentato lo stesso autore e interprete.

Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, ha sottolineato come, a dieci anni di distanza dai dolorosi fatti di Genova, “questa canzone ci aiuti a non dimenticare le violazioni dei diritti umani che lì si verificarono, a ricordare l’impegno e il coraggio con cui le vittime e i loro familiari hanno cercato per lunghi anni verità e giustizia”.

Simone Cristicchi, attualmente in tour

cristicchi simone

nei teatri e negli auditorium italiani, riceverà il riconoscimento il prossimo 24 luglio, a Rovigo, nel corso della XIV edizione del concorso musicale dal vivo Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty.

Da quattordici anni, dunque, Amnesty International Sezione Italiana e l’Associazione Culturale “Voci per la Libertà” assegnano il Premio all’artista che, con la musica e le parole, abbia saputo affrontare al meglio il delicato, e purtroppo sempre attuale, tema della violazione dei diritti umani. Nel 2010 il Premio Amnesty Italia è stato vinto da Carmen Consoli, con Mio zio, doloroso brano sulla violenza ai minori.

Paola Ciaramella

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