Significato e testo di La Fine, i Maneskin raccontano un anno di successi e giudizi superficiali
Si chiama La fine, l'ultima canzone pubblicata dai Maneskin, non proprio un singolo tratto dal prossimo album "Rush!", più un regalo ai fan più intransigenti, quelli – anche stranieri – che li amano quando cantano in italiano. La band, infatti, fin dal principio della loro carriera, quella nata a X Factor, ha sempre bilanciato italiano e inglese nei loro album, ottenendo enorme successo in patria con le canzoni nella loro lingua madre, ma viste come sono andate le cose è stato un bene avere anche un repertorio anche in lingua inglese, così da permettergli da non ritrovarsi impreparati dopo la vittoria dell'Eurovision Song Contest e l'esplosione internazionale e in particolare nei paesi anglosassoni.
Il significato di La fine dei Maneskin
Se il prossimo singolo annunciato è "Gossip", che li vedrà collaborare con Tom Morello dei Rage Against the Machine, i Maneskin hanno voluto pubblicare una sorpresa per i fan, ovvero La fine, una canzone in pieno stile Maneskin, quelli più pop rock e meno ballad, che rassicura nel suono, se avete nelle orecchie alcuni vecchi successi del gruppo formato da Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan. Nel testo si racconta un po' quello che è successo in quest'anno sulle montagne russe. Un anno fatto di viaggi continui, con pochissimi momenti di tregua ("Con la valigia sotto braccio non so nemmeno dove vado e vago come se fossi un pazzo") in cui la band ha vissuto enormi abbracci da parte del pubblico ma ha anche dovuto sopportare le critiche che si moltiplicano esponenzialmente al successo.
Bisogna comunque fare attenzione anche alle lodi, al bacio della morte perché, come canta Damiano, "se tutti quanti ora ti stanno amando sappi che non è l'inizio, è la fine". Quella del cantante è una riflessione amara anche sulla fama e su come dall'esterno è vissuta la vita del cantante: "Hai idea di come ci si sente? Avere il mondo fra le mani come contasse veramente, come se fossimo speciali e invece ci rimane niente. Un pugno di mosche tra le mani nemmeno tutto l'oro al mondo potrà comprare ciò che lasci". Il protagonista della canzone parla anche dei giudizi esterni e di come prima o poi coloro che li hanno espressi capiranno quanto sono sbagliati: "Mi hanno trattato come un santo, poi giudicato, guardato male come fossi pregiudicato, quando ritroveranno il corpo del mio reato si accorgeranno troppo tardi di aver sbagliato. Però io invece non mi fermo, continuo".
Il testo di "La fine"
Mi sveglio ed è passato un anno
Ed io che sono ancora stanco
Con la valigia sotto braccio
Non so nemmeno dove vado
E vago come se fossi un pazzo
Porto ancora le mie manette
Ho girato il mondo, ho visto gente
No, non è come lo immaginavo
Io ho schiacciato bene la testa nel fango
Ho mangiato male per restare in vita
Ho sentito gente chiamarmi bastardo
E ancora corro cercando l'uscita
Ma l'unico modo è staccarsi dal branco
Scavare finché non senti le dita
Se tutti quanti ora ti stanno amando
Sappi che non è l'inizio, è la fine
Sappi che non è l'inizio, è la fine
Anche la rosa più bella ha le spine
Forse l'unica risposta è partire
O restarе a marcire
Sappi che non è l'inizio, è la fine
Anchе la rosa più bella ha le spine
Forse l'unica risposta è partire
O restare a marcire
Hai idea di come ci si sente?
Avere il mondo fra le mani
Come contasse veramente
Come se fossimo speciali
E invece ci rimane niente
Un pugno di mosche tra le mani
Nemmeno tutto l'oro al mondo
Potrà comprare ciò che lasci
Mi hanno trattato come un santo, poi giudicato
Guardato male come fossi pregiudicato
Quando ritroveranno il corpo del mio reato
Si accorgeranno troppo tardi di aver sbagliato
Però io invece non mi fermo, continuo
Voglio vivere correndo sopra un filo
Il giorno che non avrò più un motivo
Saprò che non è l'inizio, è la fine
Sappi che non è l'inizio, è la fine
Anche la rosa più bella ha le spine
Forse l'unica risposta è partire
O restare a marcire
Sappi che non è l'inizio, è la fine
Anche la rosa più bella ha le spine
Forse l'unica risposta è partire
O restare a marcire
Cercavo soltanto un pretesto per dire questo
Per smettere di andare dove tira il vento
Trovare luce prima che tutto sia spento
E se non mi amerà nessuno sarà lo stesso
Cercavo soltanto un pretesto per dire questo
Per smettere di andare dove tira il vento
Trovare luce prima che tutto sia spento
E se non mi amerà nessuno sarà lo stesso
Sappi che non è l'inizio, è la fine
Anche la rosa più bella ha le spine
Forse l'unica risposta è partire
O restare a marcire
Sappi che non è l'inizio, è la fine
Anche la rosa più bella ha le spine
Forse l'unica risposta è partire
O restare a marcire