Sanremo 2020, Rita Pavone sulle critiche: “Non mi preoccupo, l’età è solo per la carta d’identità”
L'aggiunta in extremis al cast dei 24 big di Sanremo 2020 di Tosca e Rita Pavone non è passata certamente inosservata. Fino alla vigilia dello speciale dei Soliti Ignoti dedicato alla Lotteria Italia, i concorrnti del Festival di Amadeus dovevano essere 22, peraltro già annunciati dopo una fuga di notizie che aveva portato il settimanale Chi ad anticiparli.
Il conduttore ha quindi deciso di giocarsi due assi nella manica, svelando a sorpresa che il cast sarà invece composto da 24 cantanti. Eppure sui due nomi aggiunti all'ultimo non sono mancate le polemiche di chi ha ritenuto i due nomi, in particolare quello di Rita Pavone, incapaci di evocare quell'idea di freschezza che ci si sarebbe aspettati da due nomi a sorpresa.
Rita Pavone non sembra aver accusato il colpo delle critiche e all'Ansa si è detta sostanzialmente indifferente: "Come diceva Charlie Chaplin, preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro". A 48 anni dalla sua ultima partecipazione, Rita Pavone torna sul palco di Sanremo con la canzone dal titolo "Niente", ma è inevitabile che il suo nome susciti una certa polemica anche in relazione alle affermazioni politicamente schierate a favore dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, che hanno contribuito ad ingrassare la polemica nei suoi confronti, peraltro avviata già alcuni mesi fa, quando le era stato affidato un programma in Rai dedicato a Woodstock.
Lei, tuttavia, non pare curarsene, sottolineando: "Ho 74 anni, ma la mia voce non l'ha ancora capito. Se non mi guardo allo specchio non me lo ricordo neanche io. E dato che il tempo non si è accorto dell'errore, io vado per la mia strada. L'età anagrafica è solo per la carta d'identità e tutti hanno diritto di dimostrare le loro capacità". Con la sua "Niente", la canzone che porterà a Sanremo firmata da Giorgio Merk, non punta alla vittoria: "Non vado lì per vincere, ma per far scoprire una Rita Pavone che non è più quella del Geghegè, ma che sa dare ancora energia".