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Festival di Sanremo 2017

Fiorella Mannoia a Sanremo 2017 con “Che sia benedetta” (TESTO E AUDIO)

Al Festival di Sanremo, Fiorella Mannoia si presenta con la canzone “Che sia benedetta”, mentre nella serata delle cover porterà sul palco dell’Ariston “Sempre e per sempre”.
A cura di Daniela Seclì
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Fiorella Mannoia sarà in gara al 67° Festival di Sanremo con il brano “Che sia benedetta”, nella sezione Campioni. La canzone è stata scritta da Amara e S. Mineo. Il 4 dicembre 2016, è uscito il suo nuovo album "Combattente" e ai microfoni di Fanpage.it, l'artista ha spiegato di aver voluto esprimere tutte le sue sfaccettature: "Penso che non ci sia cosa più noiosa di ripetere se stesso all'infinito, uno si deve comunque tenere al passo con i tempi, deve essere curioso, perché sei dentro la vita". Dopo anni di assenza, torna a Sanremo con un brano che parla di sbagli, scuse non fatte e della ferma volontà di tenersi stretta una vita che sembra "incoerente e testarda" ma è "perfetta".

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La cover di "Sempre e per sempre"

Nella terza serata del Festival di Sanremo, i 22 Big si esibiranno nelle cover e Fiorella Mannoia canterà "Sempre e per sempre". L'intenso brano è di Francesco De Gregori ed è incluso nell'album del 2001 "Amore nel pomeriggio". È una canzone che parla dell'amore vero, quello che resiste negli anni, che supera gli ostacoli e affronta anche quei problemi che rischiano di creare divisione. Fiorella Mannoia ama molto questo brano e lo esegue spesso nei suoi concerti live. "Sempre e per sempre" è anche inclusa nell'album del 2010 "Il tempo e l'armonia".

La storia di Fiorella Mannoia a Sanremo

Nel corso della sua lunghissima carriera, Fiorella Mannoia è già salita sul palco dell'Ariston quattro volte. Nel 1981 è arrivata tra i finalisti con la canzone "Caffè nero bollente". Nel 1984, presentò al Festival il brano "Come si cambia". Si classificò quattordicesima ma quella divenne una delle canzoni più apprezzate del suo repertorio. In proposito dichiarò: "Come si cambia è stato il pezzo che mi ha fatto capire che cantare era ormai diventato il mio mestiere. E soprattutto, ho capito che la mia vocazione era quella di toccare la corda delle emozioni". Nel 1987 fu la volta di un altro emozionante brano, si presentò a Sanremo con "Quello che le donne non dicono". Si posizionò ottava e vinse il Premio della Critica. Nel 1988 tornò all'Ariston con "Le notti di maggio". Arrivò decima ma anche in questo caso si aggiudicò il Premio della Critica. Quest'anno, dopo 29 anni, tornerà al Festival.

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