Salmo contro Fedez, parla Ultimo: “Anche non vivere è una malattia, torniamo a vivere”
Anche Ultimo entra nella polemica concerti scatenata dopo il live segreto di Salmo sul lungomare di Olbia, che ha trovato tra i più fervidi oppositori proprio Fedez. L'artista romano dice la sua su Instagram: "Il problema dei concerti è che nessuno si prende la responsabilità di decidere cosa fare e come farlo". Il gesto di Salmo ha aperto uno spunto di riflessione molto ampio e il mondo della musica è essenzialmente diviso: "Ci sono concerti che non sembrano concerti, serate in discoteca che sembrano concerti, assembramenti concessi e assembramenti vietati".
Le parole di Ultimo
Ultimo dice la sua e analizza così lo scenario: "Che senso ha poter prendere ogni giorno aerei dove sono tutti attaccati – in un luogo chiuso e piccolo – e poi per dover fare un concerto in uno spazio aperto e grande, la gente deve stare seduta con mascherina e distanziata? Ah, ci sono anche concerti veri, fatti in paesi vicino al nostro. Lì si può andare volendo".
Proviamo con il green pass
Ultimo vede nello strumento del green pass qualcosa di utile per provare a tornare a una parvenza di normalità:
Hanno tutti paura di decidere, perché farlo comporta delle conseguenze. E se queste dovessero essere negative, si perderebbero consensi. Ma la politica non può basarsi sul porto sicuro e sul non muoversi per paura di sbagliare. Siamo fermi da 2 anni e abbiamo la necessità di tornare a fare il nostro mestiere, come sta succedendo in altri paesi del mondo. Io non sono un tecnico, ma se abbiamo introdotto il green pass, proviamo a tornare tramite questo strumento: con responsabilità e civiltà reciproca. Perché oltre il green pass sinceramente non so cosa altro possa esserci, se anche con questo strumento continuiamo a limitare le capienze per me è sbagliato.
Ultimo chiede di poter tornare a vivere
La chiusura del messaggio è alla ricerca della speranza perduta: "C'è un virus e lo sappiamo tutti, ma dobbiamo poter tornare a vivere per imparare a convivere con lui. Senza terrore ma con grande attenzione. Si può fare. Anche non vivere è una malattia. Torniamo a vivere".