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Russia contro la vittoria di Conchita Wurst: “E’ la fine dell’Europa”

Il successo all’Eurovision Song Contest della cantante drag queen viene fortemente contestata in Russia, dove criticano in linea alle posizioni omofobe in patria: “L’europa non ha più uomini e donne, ha ‘questo’ “.
A cura di Andrea Parrella
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La vittoria all'Eurovision Song Contest di Conchita Wurst  non fa che amplificare la quantità di polemiche scaturitesi durante la settimana, andate ampiamente oltre la questione musicale e divenute di natura politica. Era stata infatti la Russia ad attaccare il personaggio diversi giorni fa con una petizione per interdire la sua partecipazione alla manifestazione, non negando il proprio giudizio a fronte del successo nel contest continentale. Il vice premier russo Dmitri Rogozin ha infatti scritto sul web: "Il risultato di Eurovision  ha mostrato ai sostenitori dell'integrazione europea il loro futuro: una donna barbuta". Ancora più pesante è stato il tribuno nazionalista russo Vladimir Zhirinovski: "E' la fine dell'Europa. Loro non hanno più uomini e donne, hanno "questo" ". 

In buona sostanza quello che molti telespettatori hanno definito ieri sera un grande messaggio e dimostrazione di libertà e apertura mentale del pubblico, è stato letto dalla Russia come un segno di decadenza e non può non essere letta anche in relazione a quella spaccatura apparente che da mesi si sta venendo a creare con la parte occidentale del continente. Questo senza dimenticare che, sul versante meramente sociale, la Russia dichiara da tempo, apertamente e senza alcuna remora, le proprie posizioni omofobe. La censura nei confronti di molti artisti di calibro internazionale, come Madonna o Lady Gaga, che hanno più volte pronunciato messaggi di solidarietà al mondo LGTB durante i loro concerti, sono un fatto più che noto. Nel frattempo il presidente austriaco Heinz Fischer ha invece accolto con grande gioia il successo di "Rise like a phoenix", dicendosi fiero di ospitare la manifestazione il prossimo anno (come da tradizione per i paesi vincitori) e annunciando. "La vittoria di Conchita Wurst all'Eurovision è anche una vittoria in Europa della tolleranza e del rispetto".

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