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Roger Waters ripubblica The Dark Side of the Moon ma senza gli altri Pink Floyd

Per i cinquant’anni dell’album, Roger Waters ripubblica una nuova edizione, senza gli altri Pink Floyd, di The Dark Side of the Moon e lancia una nuova Money.
A cura di Redazione Music
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Roger Waters (Ph Kate Izor)
Roger Waters (Ph Kate Izor)

Roger Waters ripubblicherà una nuova versione di The Dark Side of the Moon (a cui si aggiunge "redux") a cinquant'anni dall'uscita dell'originale. Il fondatore dei Pink Floyd, che aveva annunciato il progetto qualche mese fa, ha reinterpretato quelle canzoni e ha lanciato il progetto con una nuova versione di Money (con l'aggiunta di alcuni versi). Nel comunicato si legge che questa nuova versione dell'album "vede Waters trascendere questo vuoto di mezzo secolo per reinterpretare ed abbellire le sue creazioni originali con una nuova prospettiva raccolta dalla sua esperienza di vita, dalla filosofia e dalla saggezza dell'età, con un'ulteriore enfasi sui temi filosofici, sociali e politici dell'originale".

All'operazione, però, non hanno partecipato gli altri membri dei Pink Floyd (David Gimour e Nick Mason), ma è stata un'operazione che Waters ha portato avanti con altri collaboratori, ovvero Joey Waronker, Jonathan Wilson, Johnny Shepherd, Jon Carin e Guy Seyffert che lo ha prodotto assieme a lui: "L'originale Dark Side of the Moon sembra in qualche modo il lamento di un essere anziano sulla condizione umana – ha scritto Waters in una nota stampa -. Ma Dave, Rick, Nick e io eravamo così giovani quando ce l'abbiamo fatta, e quando guardi il mondo intorno a noi, chiaramente il messaggio non è rimasto. Ecco perché ho iniziato a considerare ciò che la saggezza di un ottantenne potrebbe portare a una versione reinventata".

Waters ha spiegato che inizialmente l'idea sembrava una pazzia, poi pian piano ha preso corpo: "Quando ho menzionato per la prima volta l'idea di ri-registrare ‘The Dark Side of the Moon' a Gus e Sean Evans (Art Direction and Design), tutti abbiamo pensato che fossi pazzo, ma più ci pensavamo, più pensavamo ‘non è questo il punto?'. Sono immensamente orgoglioso di ciò che abbiamo creato, un lavoro che può stare con orgoglio accanto all'originale, mano nella mano attraverso mezzo secolo di tempo".

Come ricorda Rolling Stone Usa, il musicista ha annunciato questa idea, per la prima volta, in un'intervista al Telegraph a cui ha detto che lo faceva perché "non abbastanza persone hanno riconosciuto di cosa si tratta, di cosa stavo dicendo allora". Oltre alla reintepretazione delle canzoni originali, questa nuova versione include anche una bonus track di tredici minuti ispirata alla ri-registrazione come traccia finale.

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