Rod Stewart: “Non mi interessavo alla guerra, protestavo solo per portarmi le donne a letto”
Che Rod Stewart sia stato, e sia ancora, un personaggio fuori dal comune non era da mettere in discussione, eppure il diffondersi di certe affermazioni lascia basiti anche i suoi fan di vecchia data. Il cantante britannico si è confidato ai microfoni del programma BBC Reel Stories, dove ha parlato della sua giovinezza e della sua attività militante che, stando a quanto riportato dal Daily Mail che ha raccolto l'intera intervista, nasconde interessi del tutto diversi.
Gli anni di militanza
Gli Anni Sessanta sono stati un periodo di ribellione, di fermento culturale e politico, e i ragazzi dell'epoca non esitavano a manifestare in ogni modo il loro dissenso, marciando, manifestando per contrastare i dettami delle classi dirigenti. In questa , però, un personaggio come Rod Stewart aveva il suo personale tornaconto. Parlando alle telecamere della BBC della CND, Campaign for nuclear Disarmament, l'organizzazione nata per contrastare l'utilizzo di armi nucleari, chimiche e biologiche nata a Londra nel febbraio 1958, il cantante ha rivelato i motivi che lo hanno spinto a seguire orde di ragazzi in piazza:
Andavamo alle marce organizzate dalla Campaign for Nuclear Disarmament, ma io lo facevo per sco***e. Della guerra non mi importava nulla. Era solo ribellione, nient’altro. Dovevi puzzare. Eri costretto a indossare dei pantaloni di velluto per mesi, fino a farli diventare maleodoranti. Non ci si cambiava le mutande. Era una cosa disgustosa. Però la preoccupazione principale era proteggere i nostri tagli di capelli cotonati nella metropolitana a Londra perché scendendo dalla scala mobile sulla banchina l’arrivo del treno provocava un vento terribile. C’era sempre chi scendendo al binario si teneva i capelli.
Rod Stweart in vetta alle classifiche
All'inizio del 2020, Rod Stewart compirà 75 anni, e dopo aver superato un cancro non ha smesso di fare musica. Infatti il suo ultimo album, You’re In My Heart, è in vetta alle classifiche del Regno Unito, consacrando il cantante britannico come l'artista più longevo ad aver ottenuto questo traguardo.