Roberto De Simone compie 80 anni: “A Napoli solo clientele”
Ottant'anni di studi musicali e teatrali avendo sempre in testa la cultura campana, ma oggi il Maestro Roberto De Simone non ha molta voglia di festeggiare nonostante il compleanno e la cifra tonda. Autore di opere straordinarie come "La gatta cenerentola", "L'opera buffa del Giovedì Santo", "La cantata dei pastori", De Simone è da sempre un punto di riferimento per chiunque voglia addentrarsi nella tradizione folkloristica e musicale campana. Fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare e attento osservatore della vita culturale campana, De Simone non ci è andato giù leggero in un'intervista concessa a Pier Luigi Razzano de la Repubblica Napoli.
"Non c'è nulla da festeggiare – ha detto subito il musicista -. Nessuna amarezza, non sono adirato. La mia è una considerazione lucida, filosofica, sullo stato attuale della cultura a Napoli. Tutto ruota attorno a clientele, interessi di coalizione e di partito, sia di destra che di sinistra". Una considerazione filosofica, quindi che mette sotto accusa un intero sistema, politico e intellettuale, perché se la politica ha le sue colpe, da queste non sono esenti gli intellettuali e la piccola e media borghesia.
Ma De Simone torna anche su un punto in passato molto discusso: rimanere o andarsene da Napoli? "Fossi più giovane me ne andrei. Questo è un invito che faccio anche ai quarantenni. Perché se non sei figlio di buona famiglia, anche specializzato, bravo, con molte buone intenzioni, non accedi a niente" dice amaramente. Quello che vorrebbe fare ma non può è uno sciopero della fame contro le promesse non mantenute da De Magistris come quelle sul "museo di arte e tradizione su Ernesto de Martino", "sulla proposta di interessarsi, una volta insediato, all’acustica del San Carlo" e a quelle sul suo archivio.
Nonostante le frecciate del Maestro, il sindaco, però, non manca di fare i propri auguri a De Simone e lo fa con un post sul suo sito rilanciato, ovviamente anche sui social
De Simone, infine, rivela quello che sarà il suo prossimo lavoro, ovvero "‘Satyricon 44 a Napoli'. Un’opera sulla decadenza, una parodia della classe fascista dominante del periodo, affollata di ricchi, borghesi, parvenu"