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Renzo Rubino torna con Dolcevita e annuncia: “In Puglia in barca per parlare di migranti e mare”

Renzo Rubino è tornato e lo ha fatto con un nuovo singolo, “Dolcevita” e con un progetto un po’ folle, “Porto Rubino”, ovvero un viaggio in mare che lo porterà da Polignano a mare a Tricase su un gozzo, per raccontare il mare, i suoi problemi e le sue bellezze con ospiti, interviste e due concerti.
A cura di Francesco Raiola
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Renzo Rubino è tornato e lo ha fatto con un nuovo singolo, "Dolcevita", e con un progetto un po' folle, "Porto Rubino", ovvero un viaggio in mare che lo porterà da Polignano a mare a Tricase su un gozzo, per raccontare il mare, i suoi problemi e le sue bellezze. "Dolcevita" arriva a due anni dall'uscita del suo ultimo album "Il gelato dopo il mare" e poco meno dalla sua partecipazione al Festival di Sanremo 2018 dove portò "Custodire": "Dolcevita è una canzone che ho scritto tempo fa, ma non sapevo bene dove metterla" spiega il cantante pugliese a Fanpage.it a cui racconta anche del suo progetto marittimo, che lo porterà a suonare e a vivere due settimane su un gozzo che approderà in vari porti della Regione per un viaggio durante il quale incontrerà artisti, pescatori, venditori di cocco e tanti altri personaggi per porre l'attenzione su temi importanti e attuali come quelli dei migranti e ambientali.

Ciao Renzo, dopo un po' di tempo sei tornato con un nuovo singolo , come nasce Dolcevita?

Dolcevita è una canzone che ho scritto tempo fa, ma non sapevo dove metterla: io non ho mai fatto singoli, non sono uno da singoli, però volevo far uscire ‘Dolcevita', un brano che, per quanto allegro e scanzonato, racchiude anche l'amarezza. La bellezza del vivere in Puglia, infatti, è legata anche a una serie di problemi legati al vivere qui: il compromesso del lavoro, ad esempio, che è anche quello che ci porta a morire, da queste parti. Quando sono tornato a vivere qui, mi sono detto che era stupendo, certo, ma che se ci fossero delle possibilità in più sarebbe il posto più bello del mondo e così alla fine ho scritto questo pezzo, che ha diverse chiavi di letture.

"Dolcevita" resterà un singolo oppure sarà incluso in un progetto più ampio?

Per adesso resterà un singolo, probabilmente faremo uscire una serie di singoli che non faranno parte di dischi. Sono canzoni che ho scritto in questi mesi e che mi piace tirare fuori di volta in volta, in un momento in cui sono libero, posso muovermi come voglio, senza il fiato sul collo delle scadenze. Insomma, in questa fase "Dolcevita" ci stava benissimo.

Inoltre cade a pennello, visto che potrai portarlo come pezzo nuovo da suonare in questa tua nuova avventura che è Porto Rubino…

Assolutamente, conta che partiremo il 2 da Polignano a mare dove farò un concerto le cui canzoni sono tutte legate al mare, canterò pezzi di artisti come Bruno Lauzi e Domenico Modugno e tra una canzone e l'altra leggeremo lettere vere di marinai, racconti legati alla mitologia, etc, mentre a Tricase, dove il 14 ci sarà il concertone finale, sarò accompagnato da alcuni ospiti un po' più grandi come Chiara Galiazzo, Simona Molinari, Tosca, Tricarico e tanti altri amici che non annunciamo ancora perché vogliamo che sia una sorpresa. Il tour di Porto Rubino lo faccio con un gozzo di 10 metri, anche se il 14, per il concerto, ci esibiremo su un veliero con cui alcuni migranti sono arrivati sulla nostra costa negli anni '90.

E durante il viaggio in mare cosa succederà?

Il percorso è dal 2 al 15, più ritorno, un tragitto durante il quale mi fermerò in alcuni porti, intervistando pescatori – con cui andrò anche a pescare, ovviamente -, contrabbandieri, persone che hanno vissuto il mare in un certo modo, venditori di cocco con cui faremo un'inchiesta per capire da dove arriva, quanto costa, quanto ci si guadagna. Incontrerò personaggi allegorici oltre ad alcuni artisti che faranno pezzi di mare con me e a cui chiederò cosa è il mare per loro, cercando di toccare le problematiche forti legate al mare e alla costa.

Quali sono queste problematiche?

Prima di tutto la migrazione, in questo clima di odio e rabbia è bello capire quelle che possono essere le opinioni di artisti ma anche di gente comune che vive il mare. Voglio capire bene questa cosa, voglio capire se questa rabbia è reale o no: tutta questa idea nasce dal fatto che io veramente non ho una risposta, per questo lo chiederò direttamente a loro. Tratteremo di immigrazione, parleremo del concetto di accoglienza, di inquinamento marino, passeremo il pezzo di mare in cui stanno costruendo il gasdotto, che per alcuni è devastante, cercheremo di capire quanto vale il discorso della bandiera blu alle spiagge.

E alla fine tutto confluirà con un grande concerto…

Sì, esatto, alla fine di questa serata ci saranno Alessandro Haber e Violante Placido che leggeranno dei testi sull'immigrazione, come questa lettera ritrovata e scritta da un bambino prima di partire per raggiungere mete sicure, senza farcela. Poi ci sarà una parte musicale, meno spartana, ma con una superband con Mario Ottolini, Francesco Forni e Ilaria Graziano e tanti ospiti che si alterneranno sul caicco al centro del porto.

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