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Red Canzian: “Ho rischiato la vita a causa di una scheggia di legno”

Red Canzian è stato costretto a essere operato a causa di un pezzo di legno per cui stava andando in setticemia.
A cura di Francesco Raiola
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Red Canzian (LaPresse)
Red Canzian (LaPresse)

Dopo il debutto, Red Canzian si prepara a portare il suo "Casanova Opera Pop" a Milano, dove sarà dal 14 al 18 dicembre al Teatro Lirico Giorgio Gaber per sei spettacoliche fanno parte di un tour di oltre 60 date nei principali teatri d’Italia. Il cantate ci arriva dopo una preparazione durata anni, anni in cui ha dovuto affrontare non pochi problemi fisici, come spiega lui stesso in un'intervista al Corriere della Sera: "In estate, ho fatto 35 concerti, ho cure per un altro anno e mezzo. Nel 2015, mi era scoppiata l'aorta; nel 2018, ho avuto un tumore al polmone" ha spiegato parlando, appunto, dei problemi fisici che ha dovuto affrontare.

Problemi a cui si è aggiunto anche un ricovero inaspettato, soprattutto per la causa, ovvero una scheggia di legno che gli è entrata in una mano mentre faceva un lavoro di falegnameria: "Quelle erano vere malattie, stavolta è stata sfiga. Mi è entrata una scheggia di legno in una mano e ho preso un'infezione da stafilococco aureo – come ha spiegato sempre al Corriere -. Sono caduto per terra il giorno che iniziavano le prove di Casanova, non riuscivo a stare in piedi, ci ho messo un'ora per arrivare al divano e chiamare i soccorsi. Intanto, avevo febbre e visioni psichedeliche come se fossi drogato. Mi hanno aperto di nuovo il torace, stavo andando in setticemia. Sono finito in rianimazione e, rispetto alle altre operazioni da cui mi ero svegliato lucido, stavo malissimo, vedevo fiori rossi scendere da pareti bianche. Vedevo il parlottare preoccupato dei medici e mi dicevo: rimango così per tutta la vita".

Canzian ha spiegato che stava costruendo una cornice per il musical quando, appunto, questa scheggia gli è entrata nel dito con conseguenze che non avrebbe mai immaginato. Il musicista ha anche spiegato che dopo aver visto la morte in faccia ha cominciato ad avere un atteggiamento diverso: "Sono solo ancora più concentrato ad apprezzare il bello piuttosto che dissipare il tempo" ha detto al Corriere a cui ha anche confermato che per adesso, soprattutto dopo la morte di D'Orazio, non c'è alcuna intenzione di mettere su una reunion dei Pooh: "Le cose belle devono avere un inizio e una fine. Ma con Dodi e Roby faremo un evento per il decennale della morte del nostro paroliere Valerio Negrini".

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