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R. Kelly nega le accuse di essere a capo di una setta e plagiare giovani ragazze

Un articolo di Buzzfeed accusa ancora una volta R. Kelly di costringere, con il lavaggio del cervello, alcune ragazze a far parte di una sorta di setta, ma il cantante respinge tutte le accuse.
A cura di Francesco Raiola
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Una storia portata alla luce da Buzzfeed sta sconvolgendo il mondo della musica americana: in un lungo articolo firmato dal critico e giornalista musicale Jim DeRogatis si accusa il cantante R. Kelly – autore tra le atre cose di "I Believe I Can Fly" – di tenere schiavizzate una dozzina di ragazze per scopi sessuali, anni dopo che il cantante ha dovuto fronteggiare accuse di pedopornografia da cui fu assolto. Da quasi 20 anni il giornalista segue questa storia, da quando gli arrivarono in forma anonima alcuni video che mostravano il cantante che faceva sesso con ragazze minorenni e da quel momento ha intervistato decine di persone per avallare le prove che dimostrassero queste storie contro cantante. Questo longform è l'ennesimo capitolo, quindi, di una storia che non trova il bandolo della matassa giudiziaria, e aggiunge altre tre interviste a persone che sono state molto molto vicine al cantante e ad altri genitori di ragazze che si suppone siano state plagiate.

La accuse negate da Kelly

DeRogatis accusa Kelly di tenere segregate, contro la loro volontà, alcune ragazze nelle sue case in Illinois, dove l'età del consenso è di 17 anni, e in Georgia, dove è di 16, sebbene, con una nota del suo avvocato, il cantante abbia smentito categoricamente le accuse che gli sono state rivolte, definendosi sia allarmato che disturbato dalle recenti rivelazioni: "Il Sig. Kelly nega queste accuse e lavorerà in maniera meticolosa ed energica per perseguire i suoi accusatori e ripulire il suo nome".

L'approccio e il lavaggio del cervello

La storia è molto complessa e per scrivere quest'ultimo capitolo il giornalista ci ha messo 9 mesi. Stando a quanto ricostruito dal giornalista il cantante sarebbe a capo di una sorta di setta, abusando sia mentalmente che fisicamente delle ragazze, facendole il lavaggio del cervello e costringendole a stare con lui, anzi decidendo tutto ciò che riguarda la loro vita: nessuna di loro, infatti, potrebbe scegliere quando andare in bagno, mangiare o fare qualsiasi cosa, i rapporti col mondo sarebbero praticamente ridotti al minimo indispensabile con qualche concessione da parte di Kelly che approccerebbe le presunte vittime sempre allo stesso modo, ovvero puntando sulla loro voglia di fare carriera nel mondo della musica. Alcuni dei genitori intervistati, infatti, hanno raccontato che il primo approccio tra le figlie e il cantante è avvenuto durante uno dei suoi concerti, poi ci sarebbero state le prime promesse, i primi messaggi e infine pian piano l'allontanamento dalle famiglie.

Ragazze nel pieno della propria volontà

Kelly, però, è bene sottolinearlo – e lo fa lo stesso DeRogatis nell'articolo – non deve difendersi da alcuna accusa dal momento che tutte le volte che le autorità sono intervenute le ragazze, maggiorenni, hanno dichiarato che non vi è alcuna costrizione, e che la loro è una scelta consapevole. Lo ha fatto anche Joycelyn Savage, 21 anni, che il giorno dopo l'uscita dell'articolo ha smentito le accuse dei genitori, a TMZ, spiegando che lei sta benissimo ed è contenta; al sito ha dichiarato che è esattamente dove vuole stare e che nonostante lei abbia interrotto qualsiasi tipo di relazione con i propri genitori, loro continuano a mandarle messaggi. Sono tante le cose che non vuole condividere, scrive TMZ: non vuole che si sappia l'indirizzo in cui si trova adesso né il tipo di relazione che ha con il cantante, ma nega tutte le accuse, minacciando azioni legali contro la famiglia: "Il padre di Joycelyn crede che la figlia sia affetta dalla Sindrome di Stoccolma" scrive la rivista.

Le accuse delle ex collaboratrici

A confermare quelli che sono i timori delle famiglie sono anche tre donne che hanno fatto parte della cerchia di fedelissimi del cantante, Cheryl Mack, Kitti Jones e Asante McGee che hanno confermato come Kelly attui una sorta di controllo mentale delle sue vittime limitandole in tutto ciò che fanno e punendole se trasgrediscono a qualche regola, ma mai personalmente, bensì utilizzando persone a lui vicine: "La legge dice che adulti consenzienti possono intraprendere qualsiasi tipo di relazione vogliano, non importa quanto non convenzionale. I controlli fatti dalla Polizia, sia in Illinois che in Georgia, in passato, non hanno portato a nessuna accusa; a gennaio l'aspirante cantante della Georgia ha detto alla Polizia che sta bene e non vuole essere disturbata".

L'ultima volta che J. ha visto sua figlia è stato nel dicembre del 2016 – scrive il giornalista – "Era come se avesse subito il lavaggio del cervello. Sembrava una prigioniera, è stato orribile. Ci siamo abbracciate ma lei diceva solo che era innamorata e che Kelly era l'unico che si prendesse cura di lei".

Stando a quanto dichiarato dalle tre ex collaboratrici di Kelly, nella sua casa degli ospiti a Chicago sarebbero presenti:

Una donna di 31 anni, che fa da capo e insegna alle nuove arrivate come soddisfare sessualmente Kelly. È stata una delle migliori amiche fin dal liceo con la ragazza nel video per cui Kelly fu denunciato nel 2008.
Una ragazza di 25 anni, che è parte del gruppo di Kelly da anni
Un arrivo recente, una modella di 19 anni che è stata fotografata in pubblico con lui e il cui nome è uscito su alcuni giornali di gossip (una rarità tra le donne della sua cerchia).
Una cantautrice di Atlanta che ha iniziato una storia con Kelly nel 2009, quando aveva 19 anni (ora ne ha 26)
Una 18enne, cantante di Polk County in Florida. Mack ha detto che lei è la favorita, la sua ragazza numero 1.

La difesa dell'avvocato: Il prezzo della fama

"R. Kelly è la persona più dolce che possiate incontrare, ma Robert è il diavolo" ha detto sempre una delle sue ex collaboratrici. Alla fine dell'inchiesta di DeRogatis ci sono le dichiarazioni dell'avvocato della popstar, Linda Mensch, che dice: "Possiamo solo chiederci perché le persone persistano nel diffamare un grande artista che ama le proprie fan, lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e si prende cura di tutte le persone che sono nella sua vita. Lavora assiduamente per diventare la miglior persona e il miglior artista possibile. È interessante che le storie e i racconti confutati molti anni fa, tornino nel momento in cui il suo obiettivo è quello di fermare la violenza, mettere giù le armi e abbracciare la pace e l'amore. Credo, a questo punto, che sia il prezzo della fama. Come tutti noi anche Kelly vive la propria vita, per favore abbiate rispetto".

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