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Quasi 100 mila euro raccolti dal Jazz italiano per le popolazioni colpite del sisma

Il jazz italiano dà i numeri, quelli raccolti in questi due anni di raccolta fondi a favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto.
A cura di Redazione Music
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La città di Amatrice dopo il terremoto del 2016
La città di Amatrice dopo il terremoto del 2016

Quanti sono i soldi raccolti a seguito di iniziative di beneficenza a supporto a popolazioni colpite da catastrofi naturali? Una questione molto sensibile a cui ha voluto dare risposta il jazz italiano, che si è mobilitato negli scorsi anni a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto e che nei due anni scorsi, con diverse iniziative raccolte sotto l'egida de "Il Jazz italiano per le terre del sisma", ha raccolto fondi in collaborazione con Io Ci Sono Onlus, per "la costruzione del Centro Polifunzionale di Amatrice e alle successive attività socio-culturali che daranno vita e respiro alla struttura".

Il totale dei fondi raccolti

Il totale dei soldi raccolti ammonta a circa 87.000 euro ma a questa somma vanno aggiunte ancora, specificano gli organizzatori "le somme raccolte dai commercianti presenti per la ristorazione e dal Comune dell’Aquila, nonché i 3500 euro raccolti dalla Nazionale Italiana Jazzisti grazie alla partita di calcio di beneficenza del 2 settembre e ad altre iniziative collaterali, che saranno destinati all’acquisto di strumenti musicali per la Banda di Amatrice".

Inizialmente fu L'Aquila

La prima manifestazione jazzistica in favore delle popolazioni colpite dal terremoto fu "Il jazz italiano per L’Aquila" organizzata nel 2015 che portò nella Regione tantissimi musicisti e persone che portavano ancora addosso la memoria del sisma che colpì L'Aquila e dintorni nel 2009. Quella manifestazione avrebbe dovuto essere la prima di una serie di altri eventi da svolgersi negli anni precedenti: nel 2016, però poco prima della partenza della seconda edizione il terremoto di Amatrice ha costretto tutti a uno stop e non potendo più tornare sui territori colpiti l'evento è stato organizzato, il 4 settembre, in maniera diffusa su tutto il territorio, quando da Courmayeur a Lampedusa si è svolta la maratona “Il jazz italiano per Amatrice”.

Il Jazz italiano per le terre del sisma

La replica del 2017 è stato "Il Jazz italiano per le terre del sisma", (manifestazione promossa da MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal Comune dell’Aquila-Comitato Perdonanza, e sostenuta da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, in qualità di main sponsor, con il contributo di Fondazione Finanza Etica, Cafim, Nuovo Imaie, Tipici dei Parchi in Jazz e dai comuni di Scheggino, Camerino e Amatrice) ovvero una maratona di quattro giorni che si è tenuta il 31 agosto a Scheggino (PG), il 1 settembre a Camerino (MC), il 2 settembre ad Amatrice (RI), e il 3 settembre a L’Aquila: "Quest’anno siamo tornati all’Aquila con la formula originaria – dichiara il direttore artistico, Paolo Fresu – con quasi 600 artisti in un’unica giornata, distribuiti in circa 100 concerti su 17 palchi posti in strade, piazze, chiostri e cortili appena restaurati e riaperti al pubblico (un altro messaggio importante, non solo per la città ma per tutto il Paese), chiese, basiliche, fontane e luoghi simbolici tra cui la meravigliosa Fontana delle 99 Cannelle, alla presenza del Ministro Franceschini, del Sindaco dell’Aquila e di varie autorità e la Casa dello Studente, luogo simbolo del sisma, teatro di un dramma in cui persero la vita otto giovani".

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