Quando la musica salva il Festival
Siamo difronte ad un unicum. La terza serata di quest’edizione del Festival di Sanremo entrerà negli annali per essere stata una vera gara musicale, con artisti e brani veramente notevoli. In poche parole, è così che un festival del genere dovrebbe essere, con la musica a farla da padrone. Ci si è ridestati alla grande dalla noia del giorno precedente anche se con qualche inevitabile momento di stanca. Il punto è che mancano ancora due serate, speriamo che a Morandi sia rimasta qualche cartuccia da sparare. I big in gara si sono cimentati con le cover canzoni italiane diventate famose nel mondo, accompagnati per l’occasione da ospiti internazionali di livello.
LE ESIBIZIONI – Si inizia bene. I brani scelti sono tutti molto belli e i duetti sono – quasi – tutti azzeccati. Morandi è in forma, Papaleo non la smette sulle battute sul Governo Monti e tira fuori una copertina speciale del Taim con su la sua faccia e la dicitura “Can this man save Sanremo?”. La risposta per il momento tarda ad arrivare. Finalmente Ivana Mrazova è la sola donna sul palco, anche se fa un po’ tappezzeria. Si vede poco e si sente ancor meno. Ovviamente nella seconda metà della serata hanno la felice idea di farla ballare di nuovo, facendo scendere il latte alle ginocchia ai più. Perseverare è diabolico. Colpo di grazia: Ivanka presenta un brano di Ennio Morriccione.
GIANNI BALLA CON FEDE E CANTA MIA – La serata scorre gradevole, finché sul palco arriva la “superospite” Federica Pellegrini. Per più di venti minuti Morandi le chiede amenità, tipo la sua paura dell’acqua alta nonostante sia una nuotatrice oppure con chi è fidanzata e perché. Tutto si conclude con lo scattare di un momento coreutico in stile discotecaro tra lei e il Giannino nazionale, che lascia tutti a bocca aperta. E’ da capire se per lo stupore o altro. In tutto questo, c’è Papaleo che smania per cantare o comunque per esibirsi in qualche modo, se ne esce pure con un “noi amiamo i gay” per fare il politically correct. Fortuna che Morandi salva la situazione – momentaneamente – cantando Sinatra e facendo un tributo personale a Mia Martini.
BRIAN MAY E PATTI SMITH – Tra le esibizioni dei big, si impongono da subito Brian May che duetta con Irene Fornaciari (l’ex Queen è un grande amico di papà Zucchero), che infiamma letteralmente l’Ariston a colpi di chitarra. Al pubblico (che sia in sala, da casa, via Twitter) non sembra vero. Poi è la volta di una delle signore del rock, Patti Smith, che coi Marlene Kuntz ci regala una magnifica interpretazione di “Impressioni di settembre” della PFM. Brano bellissimo, due voci stupende e per buoni tre minuti non sembra neanche di stare guardando a Sanremo. Peccato che poi si spegne tutto. Il picco più basso si tocca quando Papaleo torna alla carica e pretende di cantare, quando pochi minuti prima si era esibita Patti Smith. Purtroppo canta intaccando quello che poteva essere un ricordo bellissimo. Sempre riguardo la Smith e i Marlene, la loro cover vince anche il premio della critica giornalistica ma questo non riesce comunque a far tornare la band di Cuneo in gara.
LE COPPIE RIAMMESSE IN GARA – Questa sera due dei quattro concorrenti eliminati avevano la possibilità di tornare in gara. Tutti ripropongono le proprie canzoni, con l’eccezione dei Marlene Kuntz che duettano con Samuel, vocalist dei Subsonica, che li avrebbe dovuti accompagnare nella serata di venerdì. Il ripescaggio è ampiamente telefonato, rientrano Carone/Dalla e D’Alessio Bertè. Le coppie che non avevano convinto nella serata precedente stasera sembrano avere fortuna. Strano ma vero.