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Quando Elisa e Tosca cantavano, orgogliose, Bella ciao

Dopo le polemiche contro Pausini per essersi rifiutata di cantare Bella Ciao, stanno tornando sui social le esibizioni di Elisa e Tosca.
A cura di Redazione Music
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Dopo il rifiuto di cantare Bella ciao da parte di Laura Pausini, oltre alle polemiche che ne sono scaturite, hanno cominciato a girare sui social video che mostravano altre cantanti alle prese con una delle canzoni simbolo della Resistenza e dell'antifascismo italiano. Due sono soprattutto le esibizioni che stanno girando, ovvero quelle di Elisa e di Tosca, entrambe in acustico e soprattutto entrambe le esibizioni da pelle d'oca, dove si sente quando le due artiste sentano sulla propria pelle il peso civile di quella che è diventata, nel tempo, una canzone dal forte valore simbolico e che diventa "politica" soprattutto quando ne parlano persone che non hanno ancora fatto pace con l'antifascismo.

Questo non è il caso di Laura Pausini, sia chiaro, la quale sicuramente ha evitato di cantarla per questioni di opportunità. Da sempre la cantante evita di essere divisiva e preferisce dedicarsi a tematiche sociali come quella del femminicidio, per esempio. Quando, rispondendo a un tweet del quotidiano 20minutes, la cantante ha twittato "Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventate ciò che non sono" l'intenzione era quella di essere nazional popolare, abbracciando un pubblico ampio che spesso si divide quando entra la politica.

L'errore, che le è stato fatto abbondantemente notare, è che Bella ciao non ha una vera e propria connotazione politica quanto più una connotazione civile, essendo un brano antifascista, caratteristica su cui si fonda la Costituzione e l'Italia post bellica. Il 25 aprile del 2020 Elisa postò sulla propria bacheca Instagram una versione voce e chitarra di Bella Ciao, dedicandola al nonno partigiano: "A mio nonno Marcello, partigiano, che ha combattuto e resistito per difendere la libertà, deportato nel campo di concentramento di Buchenwald e poi riuscito a tornare a casa. A lui che per primo mi ha insegnato a ridere e a cantare. Ti voglio bene nonno Nini. Viva la Libertà!" scrisse la cantante. Era sempre il 2020, ma febbraio, reduce dal festival di Sanremo, quando Tosca si esibì a DiMartedì nella canzone, accompagnata da un contrabbasso e da applausi e un coro a più voci.

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